TERMOLI. Caro direttore, di tanto in tanto sono ospite del tuo giornale pubblicando miei interventi sulla vita sociale e su fatti ed episodi riguardanti la nostra realtà molisana e più in particolare quella termolese. Stavolta ti chiedo l’ospitalità per trattare un argomento meno impegnativo cui noi termolesi siamo particolarmente legati: “A’ Madonna Lunga”.
In questi ultimi anni, nell’era d’internet, dove su i più disparati social, sono in molti a postare in occasione del martedì di Pasquetta, rovistando fondi e doppi fondi di cassetti, vecchie foto della Madonna a Lungo.
Correva l’anno 1989, molto prima dell’avvento d’internet; in prossimità della Pasqua di quell’anno (25 marzo 1989), un po’ per ricerca, un po’ casualmente, ritrovai una vecchia foto di un gruppo di adolescenti, oggi si direbbe teenagers, insomma, quattordici quindici anni, tra i quali c’ero anch’io, intenti a pasteggiare nel piazzale erboso antistante alla chiesa della Madonna della Vittoria. Nel retro della foto, scritto a mano, una data indicava il 31 marzo 1959, esattamente trenta anni prima. Quale occasione migliore per rinnovarla dopo trenta anni. Così facemmo uno studio “approfondito” della scena e ci mettemmo alla ricerca degli elementi scenici dell’epoca (tavolino da bar a tre piedi, sedie da cantina, bottiglie di spuma (unica bevanda all’epoca a noi consentita), filoni di pane imbottiti (non farciti) tassativamente con mortadella di Bologna). Così il fatidico giorno, atteso un membro proveniente da Milano, ci recammo sul luogo consacrato alla Madonna, ci disponemmo ognuno nella stessa posizione di trenta anni prima, e rinnovammo lo scatto.
Bene, oggi siamo nel 2019, con un facile conteggio, abbiamo “scoperto” che con quest’annualità pasquale ricade il trentennale della seconda foto e, addirittura, il sessantennale della prima. Occasione più ghiotta non poteva sfuggirci per rinnovare la foto. Così ripetendo le azioni di trent’anni prima, il giorno della Madonna, abbiamo di nuovo ripetuto lo scatto. Purtroppo come dimostra la foto, una sedia è restata vuota; è facile intuire che un componente del gruppo, proprio quello residente a Milano, nel frattempo è venuto a mancare.
Ultima nota: questi “baldi giovani” (noi del gruppo), subito dopo lo scatto, si sono fissati appuntamento per un quarto scatto, appunto, fra trenta anni, per il novantennale. “Non mettere mai limiti alla divina provvidenza”.
Gigi Rosati
I componenti da sinistra a destra: Gigi Rosati; Tonino Fusco; Peppino Casolino; Basso Montanaro e Gino Baldassarre.