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martedì 3 Giugno 2025
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L’odissea di un malato di Sclerosi multipla: «In Molise ci sono i migranti della sanità»

TERMOLI. Testimonianza su testimonianze, quelle che si susseguono riguardo la debacle della sanità in basso Molise. C’è chi, addirittura, identifica un nuovo flusso migratorio: i migranti della sanità.

«Sono Claudio Scarpone, i miei genitori vivevano a Petacciato, da dove si sono trasferiti per motivi di lavoro a Savona e dove sono nato. Sono sempre stato legato al Molise, così quando ho dato le dimissioni dopo 41 anni di lavoro, io e mia moglie abbiamo deciso di vivere in questo bel paese molisano. Purtroppo ho scritto dimissioni dal lavoro perché nel 2015 ho avuto la diagnosi della sclerosi multipla che curavo a Orbassano vicino Torino dove abitavo.

A novembre 2018 ci siamo trasferiti e di conseguenza dovevo trovare un nuovo centro per la Sclerosi Multipla che mi seguisse e qui iniziano i problemi. Non posso più guidare, quindi solo mezzi pubblici per muovermi. Chiedo presso l’ospedale di Termoli come sono organizzati mi dicono che hanno un solo neurologo quando è disponibile, o di andare a Pozzilli o Chieti.

Sono rimasto senza parole non sapevo cosa fare come ci arrivò così lontano con mezzi pubblici che ci sono qui? Provo con Chieti si parte alle 6.30 da casa per arrivare alle 10 in ospedale si ritorna a casa se va tutto bene alle 20.

Per chi ha questa malattia è uno sforzo notevole, con caldo o freddo per la strada.

Impossibile continuare, non ce la faccio. Cerco un aiuto sempre in ospedale a Termoli, mi danno un foglio con elenco di soggetti e associazioni che fanno trasporti in ambulanza naturalmente a pagamento, obbiettivo che è assurdo la mancanza di una struttura pubblica per malattie rare e devo trovare il modo di andare in una privata. Rispondono che non hanno soldi. Ho bisogno di terapia salvavita, a Torino presso la farmacia dell’ospedale mi davano 6 scatole di farmaci per coprire il semestre e semplificarci la vita, qui una al mese, perché mancano i soldi. Un pò scoraggiato parlo con Roberto Di Pardo, sindaco di Petacciato, grazie a lui e a i volontari della Protezione civile riesco finalmente ad arrivare al centro SM di Pozzilli. Ora mi chiedo io non mi sono arreso e alla fine sono arrivato dove volevo, ma tutte quelle persone anziane magari sole e indebolite dalla malattia cosa faranno se chiudono anche i pochi reparti rimasti? Diventano tutti pendolari della salute? In Molise sta nascendo un nuovo flusso migratorio i migranti della sanità».