TERMOLI. “Il problema della plastica è secondo solo a quello dei cambiamenti climatici”.
Una chiara e fredda verità, quella raccontata da Manuela Cardarelli, presidente di Legambiente Molise; Mattia Lolli Portavoce Goletta Verde e Chiara Camillo dell’associazione “Fridays for future Termoli”, durante la presentazione del libro “L’atlante mondiale della zuppa di plastica” avvenuto al lido “Mistral” di Termoli.
Un grido di allarme che cerca di superare l’indifferenza e l’incoscienza nel sottovalutare una situazione critica.
La quale, secondo i vari rappresentanti delle associazioni presenti, deve subire un netto cambio di direzione per evitare l’irreparabile. Incominciando dalla quotidianità delle nostre vite.
Un produttore insensato di cattive abitudini nell’utilizzo della plastica e dello smaltimento generale dei rifiuti.
Su questo la Cardarelli afferma: “Il Mar Mediterraneo è diventato un centro di spazzatura totale. All’interno del quale sono presenti la maggior parte dei rifiuti. Non è solo colpa della cattiva abitudine dei cittadini che li lasciano nelle spiagge, ma anche della cattiva depurazione e quindi la loro conseguente presenza nell’acqua. Basta pensare ai cotton fioc: molte persone utilizzano il wc come pattumiera e questi, finisco all’interno delle nostre acque”.
Un danno incredibile, che nasce da una superficialità di pensiero. La quale si realizza nel gesto “insignificante” di buttare rifiuti nel water. Modificare le proprie abitudini. Questo è il primo passo da fare, per incominciare ad estinguere la plastiche nei nostri mari e oceani. La Comunità Europea ha incominciato questo enorme processo di smaltimento, bandendo dal 2021, molti degli oggetti “usa e getta” che usiamo nelle nostre vite. Tra questi, come afferma il presidente della Legambiente, piatti, bicchieri e posate di plastica. Senza dimenticare la sostituzione degli attuali Cotton fioc, con altri biodegradabili. Combattere per il pianeta e la conseguente sopravvivenza dei suoi abitanti: l’uomo. Abile forgiatore di idee meravigliose, che incappa avvolte, nella creazione di altre più stupide. Una su tutte la sua estinzione. Figlia di un’irrefrenabile soddisfazione del singolo, ma che si ferma davanti alla sua assoluta capacità, di dar voce alla propria coscienza.

