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giovedì 23 Ottobre 2025
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«Oggi è un giorno triste, una pagina buia e vergognosa della nostra storia»

TERMOLI. Non sono state dimissioni senza postille, quelle della partorienda Romina Giannattasio, la signora alla quarta gravidanza che passerà agli annali come l’ultima puerpera ricoverata al Punto nascita di Termoli in questa fase di improvvida chiusura.

Nel documento sottoscritto e lasciato al reparto di Ginecologia e Ostetricia, ha specificato che le dimissioni sono state pressoché obbligate dall’assenza di riscontri alla Pec con cui si chiedeva una deroga per proseguire la permanenza nella Uoc ginecologica termolese e dai risultati dei tracciati effettuati oggi.

Insomma, se ha deciso di andarsene, in attesa di dare alla luce Noah, il suo quarto figlio, è proprio a causa dell’assenza di chance dettate dal decreto di chiusura del Punto nascita, che le impedirà di far nascere a Termoli il suo bambino.

«Oggi è un giorno triste. Una pagina triste e vergognosa della storia della nostra trascurata e bistrattata regione è appena stata scritta – ribadiscono i 4 moschiettieri del comitato “Voglio nascere a Termoli –

Romina, l’ultima donna gravida ricoverata in ostetricia è stata costretta a dimettersi. Durante la notte appena passata un’altra donna incinta, avendo rotto le acque, ha chiesto di ricoverarsi a Termoli, ma è stata invitata (secondo le note disposizioni) a ricoverarsi altrove, con gentilezza e garbo da parte dei sanitari in servizio, e ha così dovuto rimettersi in macchina e recarsi a Vasto per essere assistita. Stanotte a mezzanotte il punto nascita di Termoli sarà ufficialmente chiuso. L’incubo è iniziato..

Aspetteremo l’eventuale sospensiva del Tar, ma fintantoché il tribunale amministrativo non si pronuncia, il punto nascita chiude ufficialmente i battenti.

Tenteremo tutto il possibile per voltare pagina, insieme a tutto il popolo bassomolisano. Ma questa triste pagina resterà scritta, come una ferita inferta ai cittadini di questo territorio, in particolare la povera Romina a cui va tutta la nostra solidarietà, appoggio, sostegno, incoraggiamento e ammirazione». Intervento a firma di Cinzia Ferrante, Debora Staniscia, Alessandra Di Pasquale e Giuseppe Pranzitelli.