TERMOLI. L’associazione ambientalista ‘L’altritalia’, appreso del caso della gatta maltrattata che ha mosso l’assessore Rita Colaci a prendere il provvedimento di riservarle uno stallo per partorire, intende rivolgere alla Colaci un plauso e schierarsi in difesa dei diritti degli animali.
«A Termoli una gattina randagia (da quello che ci riferiscono le cronache) si era rifugiata in un condominio per partorire i suoi cuccioli ed è stata allontanata dai condomini in malo modo (a calci dice la cronaca) e allora si è rifugiata in un angolo di strada.
L’Assessore all’ambiente del Comune è intervenuta, ha requisito “temporaneamente” lo stallo di un parcheggio, lo ha transennato, ha lasciato che la gattina allatti in pace i suoi piccoli.
Si è aperto un confronto sui social, avviato dai soliti intolleranti questa volta contrastati da una maggioranza di cittadini favorevoli al provvedimento, e l’episodio sta assumendo, da piccolo e curioso fatto di cronaca fronteggiato e risolto in modo giusto e corretto, un significato profondo che forse sfugge.
In primis ricordiamo la dimensione etica perché da un punto di vista religioso o laico non siamo i padroni della terra e delle vite ma solo custodi, stabilendo la giusta convivenza con gli animali.
Per quanto riguarda il provvedimento dell’Assessore Rita Colac, è saggio e pienamente legittimo, ha allontanato la gattina dal condominio riservandole il posto dove si è stabilita, quindi nell’habitat che l’animale ha scelto.
Come vedremo l’intervento benché animato dal senso umanitario e amore per gli animali, come attesta la figlia nel suo intervento sui social, è stato svolto nel pieno rispetto della legge. La requisizione “temporanea” dello stallo, nonostante la ragionevole e trascurabile limitazione della mobilità automobilistica è giustificato dalla L. 14 agosto 1991 n. 281 che riconosce gli animali come esseri viventi titolari di diritti quali la vita e la “ cura” e disciplina la convivenza tra uomini e animali, specialmente e soprattutto nei condomini mentre la legge della Regione Lazio n.34 del 1997 vieta espressamente la rimozione delle colonie feline. Secondo la legge nazionale si possono rimuovere e sopprimere i felini solo in caso di grave, accertata ed incurabile malattia ma anche in questo caso con modi di “amore per gli animali” (Cassazione penale 12/5/2006 n.34095, Cass. Pen. 4/7/2006 n. 32282). Detto questo ci rattrista che non si sia capaci di cogliere quanto è bella la visione di un animale che allatta i suoi piccoli.
Vogliamo poi ricordare quanto è importante tutelare la biodiversità e quindi il rispetto per tutti gli esseri viventi anche dal punto di vista della qualità della vita nostra e della nostra esistenza. La varietà degli esseri viventi che popolano la Terra a livello di geni, di specie, di popolazioni e di ecosistemi ,di varietà di organismi, esseri piccolissimi, piante, animali ed ecosistemi tutti legati e dipendenti l’uno dall’altro, tutti indispensabili alla vita l’uno dell’altro, alla nostra vita, alla nostra salute, alla nostra sopravvivenza. Sentiamo le notizie sulle specie che si estinguono ma non riflettiamo sui danni concreti che ne derivano, gli equilibri tra le tutti questi esseri sono sapientemente previsti dalla natura stessa, basterebbe non stravolgerla.
Agli automobilisti che si allarmano per tanto poco che si più dire se non di riflettere su come, tranne i casi di utilità e necessità, siamo diventati schiavi delle macchine ( basti considerare l’enorme livello di possesso di automobili anche nel Molise, certamente non prospero) e se non siamo padroni della Terra certamente la dipendenza dalle macchine incute timore visto che devono servirci per aiutarci a vivere meglio e non per dominarci.
L’Assessore non si è fatta intimidire, ha proseguito col suo provvedimento giusto; non ci meraviglia conoscendola come una donna forte. Vogliamo solo dirle che siamo con lei, che ha fatto la cosa giusta, che vale molto di più di quello che può sembrare un piccolo episodio in una città di provincia».