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domenica 1 Giugno 2025
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Chiedevano offerte sulla costa di Molise e Abruzzo, scoperta la truffa dei finti sordi

TERMOLI. Da settimane battevano la costa adriatica, tra Molise e Abruzzo, in molti lo avevano notato, tanto da nutrire seri dubbi sulla veridicità e la liceità della loro azione.

Questa una delle testimonianza acquisite da Termolionline a cavallo del ferragosto in città, a Termoli.

«Poco fa eravamo vicino a una yogurteria, mentre passeggiavamo ci ha fermato un ragazzo apparentemente sordomuto chiedendoci a gesti se potessimo effettuare una donazione. Convinti fosse reale abbiamo deciso di donare. Rimanendo in dubbio, una volta tornati a casa abbiamo controllato se fosse una donazione reale e per nostra sfortuna non lo era affatto. Abbiamo difatti trovato su internet li stessi “documenti di donazione” appartenenti alla stessa tipologia di furto fatta però in altre città. Abbiamo notato che non siamo stati gli unici a donare con somme anche abbastanza elevate, pertanto supponiamo che i cittadini debbano essere al corrente di questa truffa quanto prima, perché sicuramente continueranno a truffare in questi giorni di caos».

Ci fu un tam-tam social, ma poi gli stessi si sono spostati a Vasto, adesso, in seguito ad altre segnalazioni e controlli, i quattro, che da qualche giorno, simulando invalidità inesistenti, si spacciavano per volontari di associazioni benefiche e traendo così in inganno i passanti, li inducevano a versare nelle loro mani somme varie di denaro.

Il personale della squadra volante del commissariato di Polizia di Vasto nella serata di ieri interveniva nel centro storico e riusciva a fermare uno degli uomini del gruppo, il quale portando al seguito una cartellina rossa esibiva ai passanti documenti da firmare e simulandosi sordo-muto chiedeva soldi a favore di una inesistente associazione. Un cittadino riferiva che, i complici alla vista del personale di Polizia, si davano alla fuga a bordo di autovettura con targa rumena.

L’uomo L.G. di anni 20, di nazionalità rumena e senza fissa dimora, veniva accompagnato in commissariato per un’esatta identificazione. Risultato privo di pregiudizi penali, verrà denunciato in stato di libertà per tentata truffa in concorso. I complici, rimasti in questo centro in attesa delle sorti del loro connazionale, trattenuto nei locali della Polizia di Stato, venivano successivamente individuati da una pattuglia dei Carabinieri, con i quali è costante la collaborazione in questo centro. La Polizia di Stato raccomanda ai cittadini di avere particolare attenzione nel dare somme di denaro per scopi benefici e di prediligere organismi nazionali o internazionali riconosciuti, attraverso canali sicuri o nell’ambito di iniziative in precedenza pubblicizzate ovvero favorire associazioni o enti locali rappresentati da persone conosciute.