TERMOLI. Due ore di confronto tra le moschettiere del comitato “Voglio nascere a Termoli”, Alessandra Di Pasquale, Debora Staniscia e Cinzia Ferrante, stamani alla sede della giunta regionale del Molise, a Palazzo Vitale, per confrontarsi col Governatore del Molise Donato Toma, recentemente attaccato a più riprese per la mancata richiesta formale di una deroga sulla chiusura del Punto nascita dell’ospedale San Timoteo di Termoli.
«Carte alla mano, tutto documentato – ci hanno riferito le ragazze durante il viaggio di ritorno dal capoluogo – Toma ci ha spiegato cosa è successo negli ultimi due anni, prima e dopo il suo insediamento, avvenuto nella primavera 2018».
In pratica, la responsabilità dell’accaduto, che ha portato al provvedimento del 26 giugno scorso, poi sospeso sia dal Tar (in due pronunce diverse) che dal Consiglio di Stato, risiederebbe nel dialogo assente col Ministero della Salute, che mai avrebbe risposto alle sollecitazioni promosse dal presidente della giunta regionale del Molise, anche per via del quel vulnus temporale di sei mesi dove non venne nominato il nuovo commissario ad acta, dopo la fine della legislatura che vedeva Frattura sia Governatore che commissario.
Ulteriori sollecitazioni sono state avanzate anche alla conferenza Stato-Regioni del 3 luglio scorso. «Toma non ha mai ricevuto alcun riscontro dalla Ministra Grillo e dopo la nomina della struttura commissariale, quest’ultima non ha tenuto in considerazione le istanze del Governatore, andando avanti per la strada dei tagli».