TERMOLI. Sabato 26 ottobre presso la sala consiliare del Comune di Termoli si è svolta la giornata di studi “La letteratura nelle arti”, primo appuntamento delle “Giornate Filologiche di Fileta” e parte integrante degli eventi di formazione Caperam (Catalogo Permanente degli Artisti Molisani).
Il Centro di Ricerca “Lo Stilo di Fileta” e Caperam (che gode del patrocinio del Dipartimento di Bioscienze e Territorio dell’Università del Molise) hanno fatto le cose in grande: tre interventi dall’alta portata scientifica per evidenziare lo stretto rapporto di parentela tra letteratura e arti. Ha introdotto il convegno Antonello Fabio Caterino, direttore di Fileta, il quale ha tenuto altresì un intervento su alcune reminiscenze letterarie greche nell’opera di Tito Vespasiano Strozzi, autore elegiaco della Ferrara rinascimentale. Caterino ha dimostrato a partire da un medaglione coevo di Sperandio De’ Savelli che Strozzi avesse conoscenze del mito di Protesilao direttamente in lingua greca.
La parola è poi passata a Eleonora Cavallini, ordinario di letteratura greca all’Università di Bologna, che – trattando di Andromeda e Angelica nella letteratura – ha chiarito non pochi punti oscuri sulle affinità e differenze tra i due miti analizzando una serie di opere d’arte, non sempre conosciutissime al grande pubblico. Ha concluso i lavori Gennaro Tallini, già docente all’Università di Verona e ora impegnato presso “Lo Stilo di Fileta”: una carrellata sulle rappresentazioni della città di Roma in età rinascimentale, con piglio interdisciplinare tra storia del libro, antiquaria e storia del collezionismo.
Un pomeriggio dedicato a discorsi approfonditi su arti e letteratura, con ospiti di tutto riguardo, ha dato il via alla serie di incontri filologici promossi da “Lo Stilo di Fileta” e Caperam. L’intento è quello di vivacizzare il dialogo culturale nella città di Termoli e far venire in loco periodicamente esperti in materia che possano riaccendere l’interesse per la cultura nel senso più ampio del termine.