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sabato 15 Novembre 2025
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Metalmeccanici in sciopero il 31 ottobre contro infortuni e crisi occupazionale

ROMA. La Segreteria Nazionale Ugl Metalmeccanici proclama quattro ore di sciopero a fine di ogni turno nella giornata di giovedì 31 ottobre, per sensibilizzare governo e controparti datoriali sul gravissimo problema della sicurezza sui luoghi di lavoro.

«Non è più accettabile che ogni anno aumenti il numero di infortuni e di morti sul lavoro. Inoltre il persistere della crisi economica ha di fatto aumentato il numero delle vertenze aperte presso il Ministero dello Sviluppo Economico per le quali non si intravedono soluzioni. Riteniamo altresì doveroso che si intervenga sui salari attraverso i rinnovi contrattuali e la riduzione del cuneo fiscale».

Anche Fim, Fiom e Uilm proclamano due ore di sciopero per tenere assemblee in tutti i luoghi di lavoro e discutere con le lavoratrici ed i lavoratori della mobilitazione necessaria nei confronti delle imprese, del Governo e del parlamento per contrastare le crisi aziendali attraverso investimenti pubblici e privati per il rilancio della crescita economica e sociale attraverso la salvaguardia dell’occupazione e la tutela della salute e sicurezza.

«I metalmeccanici sono consapevoli della responsabilità generale che hanno nell’industria e nel Paese e vogliono essere protagonisti dei grandi cambiamenti tecnologici e ecologici necessari a salvaguardare la vita e l’occupazione di chi lavora. In Italia stiamo assistendo ad una situazione insopportabile: aumenta il ricorso agli ammortizzatori sociali, gli annunci di chiusure di interi stabilimenti in tutti i settori dall’elettrodomestico, alla siderurgia, all’automotive, all’elettronica, all’informatica fino alle istallazioni. I processi di ristrutturazione troppo spesso garantiscono redditività alle imprese scaricandone il prezzo sul lavoratori. È necessario investire nella transizione industriale che fermi la chiusura di stabilimenti e investa sulle persone. È indispensabile impedire le delocalizzazioni delle attività produttive verso paesi a più basso costo del lavoro e impatto ambientale con politiche che garantiscano e tutelino il lavoro in Italia investendo nella ricerca e sviluppo e nella formazione continua nelle Infrastrutture, nella riduzione dei costi energetici e della burocrazia.

Occorre porre fine alla lunga catena di incidenti sul lavoro. La vita non può essere a rischio quando si è al lavoro. Prevenzione e controlli e contrattazione per migliorare la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro. Fim, Fiom e Uilm discuteranno con i metalmeccanici a partire da questi punti con l’obiettivo di portarli al centro dell’attenzione dell’intero Paese. La mobilitazione comincia con due ore di assemblea in sciopero venerdì 31 ottobre e proseguirà con la grande assemblea nazionale dei metalmeccanici prevista per rnercoledì 20 novembre a Roma».