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domenica 1 Giugno 2025
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Accesso al protocollo informatico del Comune, diffida a 5 stelle

TERMOLI. È datata 20.11.2019 la: “Diffida ad adempiere – Richiesta urgente di abilitazione accesso protocollo informatico” inviata al Comune di Termoli, in persona del sindaco, del Presidente del Consiglio del Comune di Termoli, all’Anac, alla Prefettura di Campobasso, al Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali e alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Ad iniziativa dei consiglieri comunali del Movimento 5 stelle di Termoli, Daniela Decaro Antonio Bovio (sottoscrittori) Nicolino Di Michele e Ippazio Stamerra a cui hanno aderito Marcella Stumpo e Oscar Daniele Scurti ma condivisa nel contenuto, anche da altri consiglieri.

Richiamando la nota avente ad oggetto: “Richiesta di abilitazione accesso protocollo informatico comunale da parte di un consigliere” depositata il 30.08.2019 a firma dei capigruppo Rinaldi Francesco, Sabella Vincenzo, Di Brino Antonio, Stumpo Marcella, Di Michele Nicolino e Sbrocca Angelo, rimasta inevasa, si diffida il Comune di Termoli all’immediata abilitazione all’accesso al Protocollo Informatico Comunale da parte dei Consiglieri, diritto riconosciuto dalla precedente amministrazione che trova origine nel combinato disposto degli articoli 43 comma 2 del Testo Unico degli Enti Locali, D.lgs n. 267/2000 e negli artt 2 comma 1 e 50 comma 1 del D.lgs 82/2005 (Cad), nella copiosa giurisprudenza e nei granitici pareri della commissione per l’accesso ai documenti amministrativi.

Non si faccia confusione! La sentenza Tar Molise n. 285/2019, riferendosi all’accesso indiscriminato e generale sugli atti d’ufficio dei consiglieri regionali (e quindi non comunali) rappresenta una eccezione alla regola motivata dall’obiettivo di vietare l’accesso agli atti se lo scopo del Consigliere è monitorare l’attività degli uffici.

Tale sentenza si riferisce all’ottenimento delle credenziali di accesso al sistema informatico che consentano l’immediata verifica dei singoli capitoli del bilancio regionale e delle singole voci di spesa. Non si riferisce quindi al protocollo informatico! La stessa sentenza ammette la piena legittimità del rilascio delle credenziali di accesso al sistema informatico ai fini della consultazione del protocollo informatico! Si rammenta a se stessi, che il diritto di accesso agli atti, dei consiglieri comunali, è strettamente funzionale all’esercizio delle funzioni di indirizzo e controllo degli atti degli organi decisionali dell’Ente locale, previsto dalla legge, al fine di valutare la correttezza e l’efficacia dell’operato dell’Amministrazione.

Si configura quindi come peculiare espressione del principio democratico dell’autonomia locale e della rappresentanza esponenziale della collettività, che nessun Sindaco (o chi per lui) può arrogarsi il diritto di limitare o addirittura negare!»