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venerdì 14 Novembre 2025
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Battezzati e inviati nell’ultimo giorno di catechismo a Guglionesi

GUGLIONESI. Battezzati e inviati: è questo lo slogan per la Giornata missionaria mondiale 2019 e per il Mese Missionario Straordinario, fortemente voluto da Papa Francesco: “Per rinnovare l’ardore e la passione, motore spirituale dell’attività apostolica di innumerevoli santi e martiri missionari, ho accolto con molto favore la vostra proposta, elaborata assieme alla Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, di indire un tempo straordinario di preghiera e riflessione sulla missio ad gentes. Chiederò a tutta la Chiesa di dedicare il mese di ottobre dell’anno 2019 a questa finalità, perché in quell’anno celebreremo il centenario della Lettera Apostolica Maximum illud, del Papa Benedetto XV”. (Discorso del Santo Padre ai partecipanti all’Assemblea delle Pontificie Opere Missionarie – 3 giugno 2017).

Il tema di “Battezzati e inviati” è stato proposto anche nella parrocchia di Santa Maria Maggiore di Guglionesi e le catechiste insieme all’ex parroco don Gianfranco Lalli, hanno accettato di buon grado.

Così, per l’ultimo giorno di catechismo, i bambini delle classi II, insieme alle loro catechiste hanno provveduto alla piantumazione di due alberelli, nel parco adiacente la zona delle Case Fiat.

I due alberi sono stati donati, per l’appunto, durante l’incontro missionario tenutosi a ottobre.

“Tutti noi, specialmente i ragazzi, siamo chiamati a rinnovare questo mondo”, spiega la catechista Emilia Sappracone.

Come possiamo farlo?

“Bisogna partire dalla famiglia, dagli amici, dalla scuola. Bisogna aiutare chi è messo da parte, chi non viene accolto oppure ha un colore della pelle diverso dal nostro”.

Questo è essere un buon cristiano. Conoscere Gesù deve portare alla gioia, “ci deve portare a rinnovare il mondo in cui viviamo, portando a tutti il Suo amore. Manifestando la gioia di vivere in Lui”.

Gli alberelli piantati dai bambini sono il simbolo dell’amore che Dio Padre ha per noi, perché il Suo amore è paziente e forte come le radici di questi alberelli che, giorno dopo giorno, diventeranno alti e forti.

Un messaggio di speranza e condivisione che i bambini hanno subito colto, un momento di ‘svago’ che ha fatto capire loro che il pianeta va salvaguardato, che bisogna esser missionari di pace, di amore e di forza. E sono il Lui queste cose possono essere vere.