martedì 11 Febbraio 2025
Cerca

​Perché visitare Reggio Emilia (e cosa è indispensabile vedere)

Bologna, Rimini e Riccione? Sì, ma non solo: tra le città dell’Emilia Romagna che meritano di essere visitate c’è anche Reggio Emilia. E di sicuro la tradizione culinaria è una delle ragioni che rendono più attraente questa destinazione. Le buone forchette non hanno che l’imbarazzo della scelta tra i cappelletti e i tortelli verdi, con ripieno di bietole e spinaci e accompagnati da ricotta e formaggio grattugiato. Occorre provare anche la bomba di riso, così come la pastaresa, un impasto sodo di pane grattato, parmigiano e uova che viene spolverato in brodo dopo essere stato grattugiato.

Cosa mangiare a Reggio Emilia

Nel novero delle specialità tipiche reggiane ci sono anche le chizze, forse ereditate dalla tradizione della comunità ebraica. E se lo gnocco fritto richiede un accompagnamento a base di salumi, il parmigiano reggiano delle vacche rosse è una peculiarità della provincia: a proposito, perché non pensare di concedersi un tour tra i vari caseifici della zona? Il consorzio del parmigiano reggiano organizza visite guidate e degustazioni, mentre non mancano gli spacci in cui fare rifornimento in vista del ritorno a casa.

Dove soggiornare a Reggio Emilia

In vista di un soggiorno in città si potrebbe pensare di dormire in un bed and breakfast: navigando su Expedia è facile trovare la soluzione più in linea con le proprie esigenze. Basta indicare la data di check-in e la data di check-out, specificando il numero totale di persone e avviando la ricerca. Nel caso in cui la prenotazione venga modificata o cancellata, per altro, non sono previste penali. Insomma, che si decida di visitare le mostre a Reggio Emilia o di raggiungere la città per qualsiasi altro motivo, scegliere un b&b consente di risparmiare rispetto ai prezzi previsti da una camera d’albergo classica.

Cosa vedere a Reggio Emilia

La Basilica della Madonna della Ghiara è una tappa quasi obbligata in occasione di un viaggio a Reggio Emilia: si tratta di uno splendido esempio di architettura barocca del XVII secolo che secondo la leggenda è stato costruito in memoria di un miracolo di cui fu protagonista Marchino, un uomo sordomuto che fu guarito mentre si trovava in preghiera di fronte a un affresco della Madonna. In via Emilia San Pietro ci sono, invece, i chiostri di San Pietro, compresi in un ex convento che nel XVI secolo accoglieva cortili e orti.

La collezione Maramotti

A breve distanza dal centro vale la pena di visitare l’edificio della collezione Maramotti, cioè la prima sede del marchio Max Mara: oggi è un ricettacolo di opere d’arte del XX secolo, con nomi del calibro di Manzoni, di Schifano, di Fontana e di Basquiat. Gli appassionati di arte, poi, hanno la possibilità di vedere assecondati i propri gusti anche nel Palazzo dei Musei, con la collezione archeologica del Chierici o la collezione Spallanzani. Le sale romane, invece, possono essere visitate anche inforcando gli occhiali per la VR, la realtà virtuale.

Un giro in città tra le piazze

Volendo concedersi una passeggiata in città si può andare al Palazzo Comunale, dove sono stati decisi i tre colori della bandiera italiana nel 1797, come si può scoprire entrando nel Museo del Tricolore. Il Teatro Municipale Romolo Valli si affaccia su piazza Martiri del 7 Luglio, mentre piazza Fontanesi pullula di botteghe di antiquariato. In piazza San Prospero c’è la basilica omonima, intitolata al patrono della città e affiancata da una grande torre campanaria, mentre piazza Prampolini accoglie il Battistero di San Giovanni e il Duomo, edificio in stile romanico che ospita al proprio interno opere d’arte contemporanee e classiche.