TERMOLI. Livore senza filtri, quello degli aderenti al Comitato ex Lavoratori Zuccherificio. «C’era una volta un bando che serviva per mettere in sicurezza, le ex maestranze dello zuccherificio. Questo bando, chiamato Lpu (Lavori di pubblica utilità) era stato ipotizzato dalla vecchia amministrazione regionale cioè (Frattura, Facciolla, Veneziale), a dire il vero, con una delibera, erano stati stanziati anche 3.500.000 euro. Questo bando Lpu avrebbe previsto lavori negli enti pubblici a circa 800-900 euro mensili, per ogni unità ed anche contributivi. Fatto sta è che il famigerato bando Lpu, non è mai stato pubblicato, quindi, mentre le vertenze, del medio e dell’alto Molise, hanno avuto almeno gli ammortizzatori sociali, questo grazie anche alla politica nazionale del governo Renzi ed ai nostri politici nazionali di allora, che con l’area di crisi complessa, hanno diviso la regione, salvaguardando solo il medio ed alto Molise.
La Giunta regionale attuale cioè (Toma-Mazzuto) in primis, dopo tante promesse, con gli stessi soldi stanziati in quella delibera, hanno pubblicato un bando chiamato(Progetti di utilità diffusa). Questo bando, non fornisce altro che un reddito di povertà e molti comuni(quelli più piccoli), neanche vi parteciperanno, perché le spese assicurative, sarebbero a loro carico, oltre che prevede, più o meno 500 euro per ogni unità.
Unica riflessione di noi del Comitato ex zuccherificio è che non c’è nessuna volontà della politica, che ci ha fatto chiudere, a salvaguardarci. C’è chi ha avuto, sette, otto anni o di Cassa integrazione o di mobilità e chi come noi, niente o quasi, anche perché bisogna ancora chiarire se noi con i parametri del bando, possiamo rientrarvi. Chiediamo solamente alla politica ed anche agli organi di stampa che scrivevano che noi ex zuccherificio eravamo finalmente sistemati, di non dire corbellerie. Noi siamo senza occupazione e senza reddito e che se anche qualcuno di noi, parteciperà al bando, con 500 euro mensili, né ci mangi, né ci paghi le bollette, figuriamo l’istruzione ai figli. Basta essere presi in giro».