martedì 11 Febbraio 2025
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​Studentessa messa all’angolo dopo qualche colpo di tosse: “Umiliata senza motivo”

TERMOLI. Studentessa messa all’angolo dopo aver avuto la tosse: “Umiliata senza motivo”.

Le è stato chiesto di spostare il suo banco, solitamente posizionato in prima fila, e di sistemarsi accanto alla porta di ingresso dell’aula, al posto del cestino: la vicenda è accaduta in Molise ed ha per protagonista una giovane studentessa che venerdì mattina è rientrata a scuola per svolgere un compito in classe, dopo due giorni di assenza a causa della tosse.

“Mercoledì è stata poco bene, ha avuto tosse e mal d’orecchio a causa di un colpo di freddo – confessa la madre della ragazza a TermoliOnLine a cui chiede di mantenere l’anonimato – Ho deciso di non farle frequentare le lezioni, anche se non ha avuto febbre o sintomi che potessero essere riconducibili, in qualche modo, a quelli del coronavirus. È stata due giorni a casa e venerdì mattina è voluta tornare a scuola per fare il compito in classe ed io ho acconsentito perché sta bene. Non ha febbre e, saltuariamente, tossisce per il mal di gola causato dal freddo”.

La prima ora di lezione scorre tranquilla, la studentessa ha qualche colpo di tosse ma nessuno sembra notarlo vista la normalità dell’azione. Alla seconda ora, però, l’insegnante ha un approccio differente e, appena varcata la soglia d’ingresso della classe, si rivolge alla studentessa: “Le ha detto che non poteva rischiare di ammalarsi e l’ha fatta spostare, mettendola vicino alla porta, al posto della spazzatura, esposta al vento freddo che proveniva dalle finestre tenute aperte per permettere il cambio d’aria nella scuola” ha aggiunto la madre.

La ragazza ubbidisce senza proferire parola ed alcuni compagni le fanno delle battute sul coronavirus e sull’eventualità di contagio: “Battute certo, che però hanno umiliato mia figlia e me. Come se io non amassi i miei figli e non mi preoccupassi per la loro salute. L’insegnante avrebbe potuto chiederle di spostarsi in ultima fila, invece di metterla all’angolo, isolandola. Si è sentita etichettata ed il comportamento del docente ha incentivato le sue paure, malgrado stia bene voglio ripeterlo, già alimentate da ciò che si legge sui social e da quello che dicono in tv”.

La madre della ragazza è incinta ed il suo stato di salute è costantemente monitorato, proprio come quello della sua famiglia: “Non posso ammalarmi per cui prendo tutte le precauzioni del caso. Non l’ho mandata a scuola per due giorni perché aveva la tosse e non volevo che peggiorasse o che la passasse ai compagni, non la farei mai andare in giro se sospettassi un caso più grave”. Ad inasprire maggiormente la vicenda, è il fatto che “gli altri professori non hanno detto nulla e nemmeno il mister della sua squadra di pallavolo si è preoccupato in qualche modo”.

Sfortunatamente la paura di contagio è altissima e porta ognuno di noi a sospettare dell’altro a prescindere dai sintomi: “Capisco che l’insegnante abbia avuto paura, ma avrebbe potuto agire in maniera diversa, non isolando ed umiliando mia figlia davanti al resto della classe. Voglio condividere questa esperienza perché voglio sapere se anche altri genitori hanno affrontato situazioni simili. Vorrei andare a scuola per chiedere delucidazioni in merito, ma temo che possano rispondermi male o, ancora peggio, possano prendersela con mia figlia”.