TERMOLI. Dopo molti anni dall’ultima apparizione del compianto Fred Bongusto, un molisano torna a calcare le scene del Festival di Sanremo, nella sua 70esima edizione.
Si tratta di Giuseppe Zingaro, originario di Mirabello Sannitico, che si è esibito poco dopo le 21 assieme al cantante pugliese Vito Dell’Erba, nella formazione Viito. La coppia ha padroneggiato bene il palco, con una prestazione da front-man Dell’Erba, più defilata l’esibizione di Zingaro, impegnato anche a suonare, con al centro il trapper Junior Cally, nell’interpretazione di Vado al massimo, celeberrima hit di Vasco Rossi, datata 1982, che fruttò al rocker di Zocca l’ultimo posto.
Un duo itpop che ha avuto spazio nella terza serata, quella dedicata ai duetti con le celebri canzoni di decenni di Festival.
Come ricorda il sito Rockol.it «I Viito sono Giuseppe e Vito, dure ragazzi romani di adozione, coinquilini fuori sede. Nella loro convivenza da studenti hanno scritto diverse canzoni, fino a venire messi sotto contratto da Sugar, che ha pubblicato il primo singolo “Bella come Roma” lo scorso 19 gennaio 2018.
La band ritorna con una seconda canzone, “Industria porno”, un brano che fotografa una scena di amore puro. Giovani che si incontrano e si scoprono lontani dai cliché dei nostri giorni, quelli di generazione stordita dai social network e non più capace di vivere il sesso in modo romantico. Giovani che vogliono superare i loro limiti (“non mi piace questa età: Instagram e Lexotan”), senza guardare con nostalgia al passato (“tuo padre fissa un televi sore, io su YouTube metto musica”). E’ un augurio che diventa uno slogan: “Se facciamo l’amore l’industria porno muore”.
Il 7 settembre del 2018 esce “Troppoforte”, album d’esordio dei Viito. Il disco arriva dopo i singoli “Bella come Roma”, “Industria Porno”, “Una festa”, “Compro oro” e dopo il tour del 2018 Estivo fra i festival italiani.