LARINO. Da sindaco in quarantena con tutta la giunta, il primo cittadino di Larino, Giuseppe Puchetti, ha tutte le carte in regola e le motivazioni per avanzare l’istanza sulla valutazione della riapertura del Pronto Soccorso del Vietri, iniziativa condivisa con tutti i sindaci del Basso Molise, quindi da oltre 30 comuni. (Comuni Ambito di Termoli e Comuni Ambito di Larino).
«Al fine di garantire la salute dei cittadini del Basso-Molise, considerato che in questo momento il Pronto Soccorso dell’ospedale San Timoteo di Termoli è stato chiuso per le note vicende legate al coronavirus, al fine, altresì, di dotare la nostra Regione di un ulteriore presidio sanitario da utilizzare per le attività ordinarie di pronto-emergenza e quindi, in modo da non trovarsi impreparati nel momento in cui l’epidemia si possa intensificare sul nostro territorio regionale, si invitano le SS.LL. a valutare la possibilità di riattivare il Pronto Soccorso dell’Ospedale Vietri. Si rammenta che in tale struttura ospedaliera, tra le più moderne della Regione, chiusa come ospedale per acuti nel 2016, dovrebbe ancora essere presente la strumentazione per la rianimazione che necessità solo di essere testata per essere resa funzionale. In merito al personale necessario all’espletamento delle attività, potrebbe essere reclutato con il piano straordinario assunzionale da poche ore approvato dal governo centrale. Azioni in tale direzione avrebbero sicuramente un impatto rilevante sulla capacità delle istituzioni di fronteggiare l’emergenza».
Una missiva inviata al prefetto Federico, al governatore Toma, al capo della Protezione civile nazionale Borrelli e al Ministro alla Salute Speranza.