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giovedì 1 Maggio 2025
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Coronavirus: dopo mascherine e guanti si specula sull’alcol denaturato

TERMOLI. Coronavirus: dopo mascherine e guanti si specula sull’alcol denaturato.

Dopo i disinfettanti per le mani, pressoché introvabili, ed i guanti monouso che hanno raggiunto prezzi da capogiro (una confezione da 100 arriva a costare anche sei euro, contro le 2 euro pre-emergenza), la nuova frontiera delle speculazioni di mercato ha preso di mira l’alcool denaturato, quello rosa per intenderci, usato da anni per disinfettare superfici. I supermercati molisani ne sono sprovvisti e le poche confezioni che arrivano «finiscono non appena vengono sistemate sugli scaffali», come confermano alcuni esercenti termolesi.

Riuscire a trovarlo sugli scaffali è difficilissimo, tanto che sarebbe più semplice riuscire a vincere al Superenalotto, e i pochi distributori e negozi online che ne hanno ancora una scorta in magazzino, lo vendono a cifre esorbitanti: un solo litro di alcool denaturato al 90% va dai quattro fino ai quindici euro e, in alcuni casi, sfiora le cinquanta euro per dodici confezione da mille millilitri. Prima dell’emergenza Covid-19, e della successiva pandemia, l’alcool etilico denaturato di prima categoria 90° (questi il nome corretto), veniva generalmente venduto ad un paio di euro scarsi, in confezioni da mezzo litro (per uso casalingo) o bidoni da più litri per uso industriale.

Fino ad un paio di mesi fa, gli scaffali di ogni attività commerciale della zona erano rifornitissimi, mentre ora quelli che ospitavano disinfettanti, alcool denaturato e gel del tipo amuchina, sono completamente vuoti. Al loro posto non c’è nulla, se non le etichette con le specifiche del prodotto ed il relativo prezzo di vendita. A favorire l’acquisto di questo disinfettante ci ha pensato l’Organizzazione Mondiale della Sanità che, vista l’impossibilità di reperire disinfettanti gel industriali e pronti all’uso, ha divulgato la ricetta per confezionare un efficace igienizzante per mani a pochissimi euro, il cui ingrediente principale è proprio l’alcool etilico.

L’allarme, sulla recente speculazione, è stato lanciato anche da Federconsumatori che, in un comunicato stampa della scorsa settimana, chiede un «intervento tempestivo e severo alle Autorità competenti, nei confronti di chi lucra sull’emergenza che ha investito il Paese, chiedendo di adottare misure per stroncare tali fenomeni, verificando la possibilità di contingentamento di questi prodotti per metterli a disposizione dei cittadini, contrastando le forme speculative e di vero e proprio sciacallaggio a cui stiamo assistendo»,