TERMOLI. Raddoppio ferroviario, il centrosinistra all’attacco: “Solo chiacchiere, sindaco deliberi”.
Dopo aver infervorato l’ultimo Consiglio comunale, scoppia nuovamente il caso del raddoppio ferroviario: il centrosinistra, che in quell’occasione aveva abbandonato l’assise civica assieme alla minoranza dei Cinque Stelle, è tornato ad esprimere le perplessità sulla linea ferrata e sulla sua possibile delocalizzazione nel corso di una conferenza stampa che TermoliOnLine ha seguito in diretta grazie a Michele Trombetta. “Siamo contrari allo spostamento della stazione da Piazza Garibaldi, ma la maggioranza non chiarisce la sua linea programmatica e politica”. A parlare è l’ex sindaco e consigliere di minoranza del Pd Angelo Sbrocca, attorniato da Oscar Scurti, Manuela Vigilante e Maricetta Chimisso.
Sotto accusa, per i componenti del centrosinistra, ci sono l’immobilismo e la negligenza dell’attuale amministrazione di centrodestra che “non delibera quanto dichiarato, evitando le discussioni e facendo solo confusione. Se davvero il sindaco Roberti è contrario al raddoppio e alla delocalizzazione perché non delibera assieme al consiglio comunale?”. A riprova delle mancate discussioni, la consigliera Vigilante pone l’attenzione sulla “richiesta di consiglio monotematico protocollata il 10 dicembre 2019, sottoscritta dal PD, VotaXTe, Rete della Sinistra e Cinque Stelle. Il Presidente del Consiglio, in violazione della normativa del testo unico degli enti locali che prevede la necessità di tenere il consiglio comunale entro 20 giorni dalla data della richiesta, ha convocato il consiglio dopo due mesi ed ha permesso che non si discutesse nemmeno dell’argomento”.
Una conferenza seguita in diretta Facebook da Termolionline con Michele Trombetta, ospitata dalla nuova sede di via Adriatica.
La parola dell’attuale primo cittadino non convince l’opposizione che resta ferma sulle sue posizioni, evidenziando alcune incongruenze di cui la maggioranza sarebbe colpevole: “A chiacchiere si dice che la stazione non sarà spostata, ma i documenti dicono altro – continua Sbrocca – A settembre 2019, durante la conferenza di servizi presso il Ministero delle Infrastrutture a Roma, Roberti e Silvestri, sindaco di Campomarino, hanno avanzato una proposta che vedrà una nuova stazione ferroviaria da realizzare a Pantano Basso e che possa essere fulcro di un trasporto su ferro eliminando le due stazioni esistenti (Termoli e Campomarino). L’idea programmatica è quella di spostare la stazione, creandone una unica con Campomarino”.
La possibilità di un nuovo tracciato, lontano dal centro cittadino, creerebbe problemi all’economia della città, “già emarginata dalla Regione” come sottolinea Sbrocca, ostacolando anche il turismo: “Ricordo la battaglia fatta dai commercianti contro la chiusura di Corso Umberto – ha ricordato l’ex vicesindaco Maricetta Chimisso – Mi chiedo dove siano, ora, quei commercianti. Perché ora tacciano? Si rendono conto che lo spostamento della stazione incentiverebbe la desertificazione della zona? Le amministrazioni lungimiranti non spostano le stazioni, non consegnano il territorio ad un declino irreversibile”.
In discussione anche il progetto di copertura dei binari che, per il centrosinistra, avrebbe costi esosi e spaccherebbe ancora di più la città. “La copertura comporterebbe la creazione di ulteriori volumi che potrebbero svilupparsi in altezza”, ha commentato l’ex sindaco che ripropone l’idea già perseguita durante la sua amministrazione: “La soluzione individuata prevedeva l’abbassamento della linea ferrata. Eravamo già in contatto con Rfi per sviluppare lo studio di fattibilità, ma non abbiamo avuto il tempo per farlo”.