martedì 11 Febbraio 2025
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Auguri a tutte le mamme infermiere: angeli straordinari nell’emergenza Covid

CAMPOBASSO. Angeli in corsia pronti a sacrificarsi per combattere un nemico invisibile, il Covid-19. Ma non solo, la pandemia che stiamo vivendo e subendo ha riproposto alla grande la valenza delle professionalità sanitarie, tra cui certamente quella infermieristica.

«Oggi è la festa della mamma. L’augurio del sindacato Nursind Cgs del Molise va a tutte le mamme. In particolare a quelle mamme che in questi giorni di coronavirus, le vedono in prima linea: le nostre care infermiere. Loro durante il mese di marzo 2020 allorquando il giorno 11 marzo 2020 l’Oms dichiarava la Pandemia da coronavirus sono rimaste in servizio a combattere il Covid-19.

Da quel momento il Servizio sanitario nazionale si è dimostrato sprovvisto di fronte ad un nemico aggressivo che non risparmiava nessuna persona sul suo terreno.

Ma gli infermieri, ove la percentuale è costituita in larga parte dal sesso femminile, si sono immediatamente organizzati per innalzare le barricate e trovare una strategia di difesa in attesa dell’attacco per sterminarlo, pur essendo privi di dispositivi individuali necessari per poter evitare contagi fra i pazienti e per loro stessi.Una carenza che non è solo delle istituzioni ma anche da parte dei rappresentanti dei lavoratori (Rls) presenti nelle istituzioni per la valutazione dei rischi e laconseguente richiesta di fornire, anche in tempi non Covid, le necessarie strumentazioni e dispositivi indispensabili per poter lavorare in sicurezza.

Ma gli infermieri non hanno pensato al rischio che era li in agguato, non hanno reclamato il rispetto della turnazione e del riposo previsto tra un turno e l’altro, si sono invece armati di coraggio e di capacità intrinseche in ciascuno di loro, e hanno immediatamente cercato di salvare quante più vite umane possibili. Purtroppo, abbiamo assistito a tragici epiloghi: infermiere che non hanno retto allo stress psichico, lavorando in terapia intensiva Covid e si sono suicidate, infermiere che lavorando in Rsa (senza alcundispositivo, né formazione, in terapia intensiva, si sono ammalati: esiste purtroppo una lunga lista e noi come Nursind Nazionale liricorderemo il 12 maggio (giornata mondiale dell’infermiere) con un flash mob, per render onore a tutti i colleghi morti sul campo di lavoro:

  • Concetta infermiera colpita dal Covid 19, le fanno il tampone post-mortem;
  • Daniela, B. esperta in lesioni cutanee,
  • Lucett, Mary M, Anna P., Anna Maria, Angela, Lidia, Nicoletta, Daniela T, Manuela di 43 anni, Elena di 41 anni (sono solo alcune colleghe morte, ma la lista è lunga)!

Il lavoro svolto da queste straordinarie professioniste acclamato dalle istituzioni, da tutto il popolo italiano, al punto di definirle “Eroi” spingeva il governo a riconoscere nel mese di Marzo 2020 un bonus di 100 euro, legato però a dei vincoli: reddito inferiore a 40 mila euro e la presenza giornaliera.

Il Nursind del Piemonte, della Lombardia, dell’Emilia Romagna da subito hanno replicato al governo che di quei 100 euro non sapevano cosa farsene e dichiaravano di non volerle accettare chiedendo di utilizzarle per l’acquisto dei dispositivi di protezione mancanti nei reparti.

Di fronte a tante morti sul lavoro ed il continuo contagio da Covid-19, il Nursind ha chiesto il riconoscimento di malattia professionale, per cui ogni lavoratore che ha subito il contagio sul lavoro è invitato a recarsi presso i centri del nostro patronato della Coldiretti presenti su tutti i comuni della regione Molise per inoltrare l’istanza all’Inail (circolare dell’Inail n. 13 del 3 Aprile 2020).

Ma la storia del sacrificio delle infermiere mammenon finisce qui, perché le regioni meno virtuose ed indebitate (vedi Molise) dal 2016 non hanno mai stanziato risorse aggiuntive per aumentare i fondi per le indennità previste per particolari lavori (malattie infettive, ecc…) Ccnl 2016-2018- contratto che il Nursind non ha firmato perché non riconosceva il vero valore della professione infermieristica, per cui oggi riconoscere tale indennità a tutte quelle infermiere che sono state spostate a lavorare in questi reparti particolari, diventa veramente critica la lorosacrosanta richiesta; però pensare a cosa corrisponde una indennità per coloro che lavorano in reparti di malattie infettive, il rischio è stabilito nel riconoscere euro 5,16 per ogni giornata lavorativa!

In conclusione la scrivente Organizzazione sindacale Nursind CGS della regione Molise, coglie l’occasione per inviare a tutte le mamme infermiere l’augurio che da domani allorquando si andrà a discutere della professione infermieristica ci dovranno essere loro che conoscono bene cosa significa lavorare di fronte a tantissime situazioni indescrivibili. Riportando nel concreto l’esperienza di una categoria sempre messa da parte da chi fino ad oggi ha pensato solo ad accontentare tutti senza dare la possibilità di far crescere professionalmente, giuridicamente e retributivamente la categoria in modo da equipararlo allavoro svolto e alle responsabilità che quotidianamente vengono attribuite a questa professione.

Il segretario del Nursind–CGS della regione Molise Antonio Licursi nell’augurio di una domenica ricca di amore, serenità, tranquillitàda poter vivere in famiglia e con i pazienti, vi invita a non dimenticare mai che dietro le mascherine, le tute, i camici, gli occhiali, le visiere, i vostri occhi parlano sempre al cuore delle persone che voi assistete. Buona festa alle mamme infermiere».