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giovedì 13 Marzo 2025
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“Le loro crisi, le nostre proposte”, in piazza le idee di Rifondazione comunista

TERMOLI. Ha sfidato anche il forte vento, Pasquale Sisto, segretario regionale di Rifondazione comunista, che a due giorni dall’anniversario della scissione di Livorno, il centenario dalla nascita del Pci, ha portato in piazza Monumento la Bandiera rossa con falce e martello. «In tutta Italia si è tenutauna giornata Nazionale di presidi sul territorio, nella campagna “Le loro crisi, le nostre proposte”.

I temi della nostra campagna odierna dal titolo “le loro crisi le nostre proposte”. Nel momento in cui il paese attraversa una crisi tra le più drammatiche della sua storia con effetti sociali devastanti i partiti di governo si scontrano su logiche e contenuti lontani dai bisogni veri del paese: diritto alla salute, all’istruzione, al lavoro, al reddito, alla casa. Hanno varato una legge di bilancio che non dà risposta ai bisogni del paese, a disoccupazione e precarietà diffuse, all’aumento della povertà e delle disuguaglianze, alle aspirazioni delle donne e dei giovani per un futuro senza più discriminazioni. Non hanno avuto nemmeno la dignità di tagliare l’enorme spesa militare per l’acquisto degli F35.

Il recovery plan in gravissimo ritardo per le beghe e le incapacità della coalizione di governo, ma soprattutto è inadeguato perché con il suo impianto neoliberista non mette al centro il rilancio del pubblico e dei diritti in direzione di un modello sociale ed economico più giusto verso gli uomini, le donne e la natura. Lottiamo per l’estensione del blocco dei licenziamenti e della cassa integrazione per tutto il 2021: nessun posto di lavoro vada perduto! Garanzia del reddito per tutte e tutti: nessuno resti senza reddito, nessuna attività economica vada perduta! Blocco degli sfratti per tutto il 2021 e sostegno all’affitto per le persone in difficoltà, piano per l’edilizia sociale per 500.000 abitazioni rafforzamento del pubblico a partire da investimenti per strutture, strumentazioni e personale per la sanità e la scuola, un grande piano nazionale del lavoro partendo dall’assunzione di 500 mila nuovi dipendenti pubblici e la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario».