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venerdì 14 Marzo 2025
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Una corona di fiori per le vittime delle Foibe, l’omaggio di Fratelli d’Italia

TERMOLI. Una corona di fiori per ricordare quanti hanno perso la vita durante la strage delle Foibe: è l’omaggio che Fratelli d’Italia fa in quella che viene comunemente definita la “Giornata del Ricordo”: istituita dallo Stato Italiano a partire dal 2004, è l’occasione che cade il 10 febbraio per ricordare e commemorare le vittime della strage delle Foibe e l’esodo della popolazione italiana dai territori dell’Istria e della Dalmazia in seguito alla Seconda Guerra Mondiale.

Stamani alle 10 in punto, al Largo Martiri delle Foibe a Termoli, il gruppo Fratelli d’Italia si è riunito per una commemorazione semplice ma particolarmente sentita, nel pieno rispetto delle norme anti-Covid, per ribadire l’importanza della memoria che dovrebbe unire il Paese nel ricordo delle migliaia di donne, uomini e bambini massacrati nella tragedia divenuta simbolo del terrore. In collegamento telefonico, a causa dell’emergenza sanitaria, anche Nella Reggente, Esule residente a Termoli: «Erano saliti sulla Campanella – ha raccontato – Erano lì, legati con il fil di ferro e sono andati a finire su una mina. Sono saltati e parecchi sono morti».

Presenti alle celebrazioni il dirigente nazionale Luciano Paduano e organizzatore della manifestazione, Franco Baccari, Italo Di Iorio che ha letto una lettera, Vincenzo Glave, e molti altri attivisti, che hanno reso omaggio ai 10mila caduti per mano dei Comunisti di Tito e ai 350mila sfollati da Istria e Dalmazia. Alla celebrazione hanno preso parte anche Carabinieri e Polizia di Stato. La corona di fiori è stata benedetta e deposta in Largo Martiri delle Foibe.

La cerimonia è particolarmente sentita in tutta Italia e anche il mondo della politica nazionale partecipa al ricordo. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ricorda così l’eccidio: «Le sofferenze, i lutti, lo sradicamento, l’esodo a cui furono costrette decine di migliaia di famiglie nelle aree del confine orientale, dell’Istria, di Fiume, delle coste dalmate sono iscritti con segno indelebile nella storia della tragedia della Seconda Guerra Mondiale e delle sue conseguenze. Nel Giorno del Ricordo, che la Repubblica ha voluto istituire, desidero anzitutto rinnovare ai familiari delle vittime, ai sopravvissuti, agli esuli e ai loro discendenti il senso forte della solidarietà e della fraternità di tutti gli italiani.

I crimini contro l’umanità scatenati in quel conflitto non si esaurirono con la liberazione dal nazifascismo, ma proseguirono nella persecuzione e nelle violenze, perpetrate da un altro regime autoritario, quello comunista. Tanto sangue innocente bagnò quelle terre.

L’orrore delle foibe colpisce le nostre coscienze. Il dolore, che provocò e accompagnò l’esodo delle comunità italiane giuliano-dalmate e istriane, tardò ad essere fatto proprio dalla coscienza della Repubblica. Prezioso è stato il contributo delle associazioni degli esuli per riportare alla luce vicende storiche oscurate o dimenticate, e contribuire così a quella ricostruzione della memoria che resta condizione per affermare pienamente i valori di libertà, democrazia, pace».