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giovedì 13 Marzo 2025
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Valanga di avvisi di pagamenti per tributi in odore di prescrizione, tra legittimità e opportunità

TERMOLI. La sospensione dei termini delle cartelle esattoriali avvenuto per l’emergenza Covid ha il rovescio della medaglia.

Infatti, se nel 2020 e fino a poche settimane fa almeno da questo punto di vista tutti i pensieri erano stati rinviati, avvisi a un numero ingente di famiglie termolesi da metà febbraio in avanti, per tributi, multe e altro che sono al limite della prescrizione.

Anzi, per qualcuno sono prescritti, o addirittura già pagati, ma c’è chi non rinviene le ricevute e i bonifici, o chi non aveva proprio considerato la sospensione dei termini.

Insomma, la questione è relativa a legittimità e opportunità, fatta salva la prima, per alcuni contribuenti l’amministrazione comunale avrebbe dovuto dire la sua, promuovendo una iniziativa finalizzata a congelare la riscossione coattiva.

«Buongiorno, voglio segnalare che il comune di Termoli sta notificando migliaia di cartelle esattoriali per Imu e tasi relative all' anno 2015. Va bene la paura della prescrizione ma il Consiglio comunale non ha fatto niente per permettere una dilazione delle notifiche, sia come da decreti nazionali, sia come delibera di Giunta cosa che andava fatta, visto il periodo di pandemia che stiamo vivendo da un anno. Ci sono famiglie che non possono mangiare, commercianti che non lavorano un territorio allo stremo del collasso economico sociale  e sanitario e questi notificano cartelle che purtroppo non sono neppure opponibili», ci ha scritto un residente.

Oltre ai ritardi relativi alla consegna degli avvisi di pagamenti, ci segnalano bollette arrivate agli utenti malgrado risultassero già pagate: «Vorrei aggiungere anche il mio caso. Innanzitutto gli avvisi di pagamento del 2016 sono arrivati in ritardo. Posto questo io ho pagato tutte le rate e mi è arrivata comunque la notifica per non aver pagato una rata. Ho dovuto ritrovare tutte le ricevute e inviarle via mail accompagnate da una istanza in autotutela. Se io non avessi ritrovato per caso le ricevute, visto che alcune purtroppo a causa di un trasloco le ho perse, avrei dovuto ripagare 155 euro a fronte di 106 euro di rata iniziale. Io non tollero che noi contribuenti onesti e precisi dobbiamo essere vittime di queste tentate estorsioni da enti che hanno bisogno di riempire le loro casse. Specie in questo periodo dove siamo tutti provati da una situazione emotiva ed economica tragica».

Ma c’è anche chi lamenta errori: «Questo dice che l'avviso di pagamento ci è  arrivato quando le rate erano già scadute. Rate che ho pagato ma che ora devo dimostrare  anche perché nella lettera che mi hanno inviato risulta che possiedo una casa in via Corsica oltre che in via America dove abito. Cosa assolutamente non vera e quindi sarò  costretta a recarmi presso i loro uffici».