ATESSA. Sulla crisi occupazionale della Sanmarco Industrial si è espresso acneh Amedeo Nanni della segreteria interregionale Abruzzo-Molise Fim-Cisl.
Quest'ultimo ha affermato: "I lavoratori della Sanmarco stanno vivendo un dramma sociale e insieme a loro tutto il territorio. Per l’ennesima volta la Val di Sangro rischia un ulteriore danno sociale grazie alle speculazioni di alcuni gruppi. Nel 2017 il sindacato insieme ai lavoratori al fine di permettere l’acquisizione dello stabilimento, rinunciarono alla contrattazione di 2° livello per un importo di circa 2500 euro a dipendente, praticamente lo stabilimento è stato acquistato in gran parte dai lavoratori, con la speranza che avrebbero avuto il lavoro per loro e per i loro figli.
Mentre, ad oggi la situazione è completamente ribaltata, abbiamo di fronte un’azienda spregiudicata, il cui solo obiettivo è di ridurre il personale. Nessun investimento, nessuna prospettiva, con una situazione interna che rischia di sfuggire di mano a causa delle misure di prevenzione-protezione da contagio covid praticamente inesistenti.
A tal proposito ci viene riferita mancanza di pulizia e sanificazione sul posto di lavoro; mancanza di dispenser igienizzanti come previsto dalla procedura di consegna ai dipendenti; mancanza di riunioni periodiche con il comitato covid aziendale e Rls al fine di analizzare e confrontarsi rispetto alle norme in vigore; assenza di figure competenti e qualificate all’ingresso dello stabilimento che rilevino la temperatura degli addetti; assenza quasi totale di segnaletica orizzontale e verticale del percorso pedonale sui piazzali e negli opifici; dispositivi di protezione (guanti) non consegnati, con la conseguenza di vanificare anche la corretta igienizzazione delle mani; estintori coperti da materiali e resi inaccessibili o difficilmente fruibili; mancanza di sicurezza sugli impianti, con fotocellule disattivate su alcune presse e pianalatrici con dubbie certificazioni.
Sulla base di queste considerazioni chiederemo a tutti i soggetti che hanno a cuore il nostro territorio, Regione, Provincia, Comuni un incontro e una presa di responsabilità, per cercare di arginare questa emorragia a difesa di tutti i lavoratori della Sanmarco."
Intanto la Fiom ha inviato una diffida all'azienda come confermato dal segretario generale Alfredo Fegatelli: "Nella giornata di mercoledì 24 marzo 2021 come FIOM CGIL CHIETI abbiamo inoltrato diffida formale alla Sanmarco Industrial di Atessa e ai suoi rappresentanti, intimando all’azienda di non creare condizioni favorevoli per procedere ai licenziamenti; a non utilizzare strumenti illeciti di controllo dei Lavoratori; ad utilizzare correttamente la procedura di rotazione dei Lavoratori in cassa integrazione; di anticipare la cassa integrazione autorizzata. La Diffida è stata inoltrata per conoscenza alla ITL Chieti Pescara.
La FIOM CGIL CHIETI nel far presente all’azienda che la cassa integrazione COVID è una cassa integrazione ordinaria, che i DPCM prevedono il blocco dei licenziamenti e che per i licenziamenti collettivi, qual ora sarà possibile attuarli si dovranno rispettare i criteri di legge, ha invitato e diffidato formalmente la Sanmarco Industrial di Atessa e i suoi rappresentanti a:
- non precostituire percorsi di licenziamento dei Lavoratori;
- attuare la rotazione del personale in cassa integrazione;
- non individuare il bacino degli esuberi nei Lavoratori posti in cassa integrazione ordinaria;
- non anticipare la cassa integrazione al fine di indurre i Lavoratori ad accettare i percorsi di dimissione incentivata;
- non utilizzare sistemi illeciti di controllo, quali la registrazione dei Lavoratori e in particolare dei nostri iscritti.
La FIOM CGIL CHIETI proseguirà nel percorso per tutelare le Lavoratrici e i Lavoratori della Sanmarco Industrial di Atessa."