TERMOLI. I truffatori non dormono mai. Una massima, semplice quanto efficace, che racconta perfettamente il mondo di oggi dove, dietro ogni angolo, è possibile incappare in una nuova truffa. È di oggi la segnalazione, seppure si tratti di un tentativo abbastanza vecchio ma che sembra tenere ancora banco, di una potenziale truffa consumatasi sul celebre portale di compravendita online Subito.it.
A raccontarlo è il protagonista Giuseppe Listorto che, sul suo profilo facebook, ha postato un video in cui racconta l’accaduto e mette in guardia gli amici: «Sono stato fortunato, ho tenuto l’attenzione alta e non ci sono cascato, ma potrebbe accadere a qualcuno che conoscete. Diffidate da queste persone».
Ecco come si svolge il raggiro: si viene contattati da un potenziale compratore interessato all’articolo, nel caso di Giuseppe arredamento, che racconta di essere un commerciante e di voler acquistare l’oggetto. «Sono stato contattato da un tale Luca Ferraris – racconta Giuseppe – Che mi dice di essere un commerciante di oggetti d’arredamento che commercializza anche all’estero, specialmente in India, e mi dice di essere interessato».
Giuseppe, però, ha specificato nell’annuncio di non avere intenzione di spedire l’oggetto, preferendo la consegna su Termoli. A questo punto, però, il compratore lo rassicura: «Mi ha detto che mi avrebbe mandato i suoi corrieri che avrebbero smontato il mobile e lo avrebbero portato via in cambio del pagamento anticipato». Verrebbe da pensare di aver avuto fortuna e di essere riusciti ad ottenere un ottimo affare: pagamento in anticipo e zero spese per l’invio.
Nulla di più sbagliato. Il finto acquirente propone di effettuare il pagamento attraverso un Atm delle Poste utilizzando Postepay ed invitando Giuseppe a recarsi immediatamente al Postamat per effettuare l’operazione, visto che aveva disponibilità solo in quel momento, trovandosi nel negozio: «Seppur titubante ho accettato. Arrivo al Postamat, metto il bancomat e lui inizia a guidarmi in questa procedura che non avevo mai fatto prima. Mi fa scegliere la voce ‘Ricarica e pagamenti’, ‘Ricarica Postepay’, mi fa inserire il codice di una postepay e poi mi dice di cliccare su ‘Ricarica’ e poi inserire l’importo pattuito per la compravendita».
Tutto sembrerebbe filare liscio, se non fosse che l’ipotetico compratore ha fornito a Giuseppe esclusivamente i dati della sua Postepay, senza chiedere quelli di Giuseppe: «A questo punto mi sono fermato perché avevo capito che voleva fregarmi facendomi ricaricare la sua carta. Glielo comunico e lui mi dice che mi sbaglio e che quella è la procedura corretta. A quel punto l’ho mandato a quel paese ed ho attaccato».
Di qui l’appello di Giuseppe ad amici e parenti: «Informandomi ho visto che è una truffa abbastanza frequente per cui vi dico di fare attenzione».