TERMOLI. Settima puntata dell’inchiesta che trae spunto sulla relazione firmata da 19 medici e primari dell'ospedale San Timoteo e inviata ai vertici Asrem, alla struttura commissariale e alla Regione Molise. Dopo Rianimazione, Urologia e Oculistica, Pediatria-Nido e Gastroenterologia, Cardiologia, Utic ed emodinamica, oggi tocca all'Unità operativa di Medicina trasfusionale:
«Questo centro svolge la più abbondante raccolta di sangue in tutta la Regione, è l'unico centro produttore di plasma, è il centro di riferimento regionale per l'emofilia, oltre all'assistenza ematologica e trasfusionale a tutti i reparti dell'Ospedale. La raccolta di sangue viene effettuata sia a Termoli che a Larino. Un'attività di questo tipo, che comprende una disponibilità h24 e 7 giorni su sette, viene assicurata da due medici turnisti e da due biologi, con l'ausilio di quattro infermieri (di cui due con utilizzo della legge 104 e una prossima all'interdizione per gravidanza), 1 Oss e un assistente sanitario. Il minimo richiesto per assicurare in sicurezza tutti questi servizi sono altri due medici e due infermieri.
Inoltre, è indispensabile dare una dignità a questo centro, anche riattribuendo in incarico di Struttura semplice che era già presente nell'organigramma».
In merito a questa scheda, trasmessa nella relazione inviata all'Asrem, ci giunge la precisazione dal centro trasfusionale.
«in riferimento all'articolo inerente il Centro Trasfusionale del P.O. S. Timoteo si chiede di rettificare le notizie inerenti la legge 104 in quanto nessuna infermiera presente nella U.O.Semplice ne usufruisce. E non è presente alcun assistente sanitario, bensì un coordinatore, come in tutti gli altri reparti. Per quanto riguarda l'ultima frase, non si capisce il senso».