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sabato 15 Marzo 2025
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«Il Marchese del Grillo e il Conte Giuseppe», per Di Michele fuochi d’artificio nel M5S

TERMOLI. Le ultime notizie darebbero possibile il disgelo tra i due contendenti nel Movimento 5 Stelle, anche se per Marco Travaglio si starebbe addirittura rischiando un nuovo Conticidio, visto il braccio di ferro tra l’ex premier Giuseppe Conte e il garante del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo.

Sono mesi difficili per i pentastellati, passati a diluire la sfera d’influenza dal Conte 2 al Governo Draghi, passaggio tutt’altro che indolore, vista la fuoriuscita di numerosi parlamentari e il malcontento creato anche sul territorio.

Tuttavia, un partito che ormai è dentro le istituzioni a ogni livello cerca nuovi equilibri, abbiamo chiesto a Nick Di Michele, storico portavoce comunale a Termoli, come stia vivendo questa fase di travaglio…

«Il Movimento 5 Stelle dagli albori ha dovuto sempre fare i conti con avversità naturali, di sistema e spesso semplicemente perché siamo autolesionisti per il semplice piacere di sentire dolore nel martellarci gli zebedei e poi dire, si siamo capaci di fare anche questo. La storia è lunga, di esempi potremmo farne mille, uno su tutti Il Sindaco di Parma Federico Pizzarotti che da quasi 10 anni amministra pregevolmente la città in cui ora lavoro e dimoro ma a suo tempo fu cacciato dal movimento perché in tre minuti dopo l'elezione non  chiuse l'inceneritore, di Parma. Però nessuno ricorda che in 4 anni risanò le casse della città portando i debiti di 600 milioni lasciati dalle amministrazioni dei capaci a poche migliaia di euro, non abbandonando mai l'idea di una città efficiente e proiettata verso il futuro. Sembra strano ma questo è il nostro difetto, riuscire ad essere bravi nel mettere alla gogna tutti coloro i quali in un modo o nell'altro riescono a darci lustro e visibilità. Oggi infatti un nodo simile  si staglia sull'orizzonte del Movimento. La lotta tra il Marchese del Grillo e il Conte Giuseppe, due personaggi forti politicamente, due cittadini che credono molto in quello che fanno e dicono, due istrioni che raccolgono consensi, credibili e vicini al popolo. Due caratteri fortissimi che mal si conciliano con l'idea di politica targata Italia, purtroppo chi ne paga le conseguenze è il popolo italiano, sono coloro i quali che continuando a credere alla parte onorevole della politica non riescono a porre rimedio a 50 anni di sfaceli e abomini. Siamo alle solite, il Marchese del Grillo "L'Eletto" riuscirà anche stavolta a stupirci con le sue genialità e fantastiche sorprese? Io personalmente ho sempre creduto nell'intelligenza collettiva e anche stavolta auspico un finale da fuochi d'artificio. Chi vivrà vedrà».