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sabato 15 Novembre 2025
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«Il mio destino era vivere e morire solo»: la campagna di adozione che commuove

MOLISE. Vi siete mai chiesti cosa pensa un cane, costretto a vivere senza amore, con l’unica compagnia delle sbarre di un anonimo canile di provincia mentre sogna una semplice e affettuosa carezza? Qualunque sia la vostra risposta il video che segue vi commuoverà.

Un cane, dal pelo nero colorato di bianco, solo. Illuminato solo dalla luce che passa attraverso le sbarre di una stanza del canile: al freddo dell’inverno e al gelo del disamore per anni: tanti, troppi, da sembrare un’infinità, in attesa di una famiglia che non arriva mai. È l’immagine, che fotografa la triste realtà dei tantissimi cani ancora rinchiusi nei canili, a cui hanno voluto dare voce William Mussini (ideazione e regia), Giancarlo Calvanese (testi) e Michele Di Cillo (voce) che scrivono: «Amare solo il proprio cane non significa essere animalisti. Avere un pensiero anche per uno dei tanti cani che aspettano solo una carezza dietro le sbarre di un canile vuol dimostrare di amare tutti gli animali».

Questo il pensiero, invece, dei cani soli: «È morta anche la speranza. Oramai sono un cane vecchio. Sono vissuto qui tanti anni. Non so quanti, so solo che ero un cucciolo ed ora sono vecchio e malato. Morirò qui, tra queste fredde mura senza aver assaporato la vita. Ma non imprecherò nessuno. Era il mio destino: vivere e morire solo. Solo come un cane».