TERMOLI. Nel giro di appena 48 ore, dall’installazione avviata lunedì mattina, fino alla rimozione di oggi, apparsa e scomparsa la scritta Tpam (Termoli Perla dell'Adriatico in Molise) che campeggiava sulla nuova terrazza all’ingresso di viale Marinai d’Italia.
Una bufera social quasi senza precedenti per un’opera di arredo urbano, quella che probabilmente ha indotto al dietrofront qualcuno nell’amministrazione comunale, dopo l’ondata di indignazione generale.
Che l’esecuzione sia stata diversa dalle intenzioni che si avevano?
Certamente in via Sannitica c’è chi non ha gradito né l’opera stessa e tanto meno quel che ne è seguito, lo stesso sindaco pare si sia infuriato non poco per quanto accaduto.
Ora si è corso ai ripari, ma la figuraccia resta.
C’è chi si chiede quanto era costata, anche se sappiamo che fosse una installazione inserita nell’appalto sulla realizzazione della ciclovia tra Parco comunale e centro storico.
Un acronimo virale, che rischia di contaminare gli ambienti dell’amministrazione di centrodestra.
Sì, perché quanto successo non è passato affatto inosservato, rimarrà un fiore appassito all’occhiello di questo autunno caldo.
Saremo curiosi di immaginare se ci saranno dei riverberi interni, poiché di fronte a simili episodi c’è sempre un redde rationem.
Intanto eseguito il diktat sulla rimozione quasi istantanea e ora sono equilibri politici e tecnici a essere sotto stretta osservazione.
Tpam (Tensione Parecchio (alta) in Municipio.