X
giovedì 17 Luglio 2025
Cerca

L’ex sindaco Sbrocca illustra la mozione in Consiglio e attacca Toma

TERMOLI. Dei cinque interventi esterni previsti come contributi al dibattito sulla sanità molisana nella seduta del Consiglio comunale monotematico di Termoli tre sono venuti meno per impegni sopraggiunti, quelli del commissario ad acta Donato Toma, del medico anestesista Giuseppe Pranzitelli e del presidente dell'associazione Cuore Molisano, Liberato De Felice, quest'ultimo a causa di un malore.

Ad aprire la serie di relazioni è stato il presidente del comitato San Timoteo Nicola Felice, dopo l'introduzione affidata al presidente dell'assise civica, Annibale Ciarniello.

Felice ha ribadito i contenuti dell'intervento fatto all'assemblea coi sindaci al Cosib di inizio ottobre, ossia quella di approvare una mozione che attraverso il sindaco Francesco Roberti presso la Conferenza dei sindaci avvii una interlocuzione con l'ambito governativo. Felice ha condannato storicamente i risultato di un commissariamento lungo quasi 3 lustri, che costa peraltro un milione di euro circa l'anno.

Subito dopo è stata la volta di Cinzia Ferrante, presidente del comitato Molisanità L 113, che ha evidenziato criticamente la prospettive degli accordi di confine individuati nel Piano sanitario regionale e sottolineate le istanze che a maggior primari e coordinatori di servizi e reparti del San Timoteo inoltrarono all'Asrem. La Ferrante ha anche riportato la testimonianza della vice presidente Debora Staniscia, nel volgere del Consiglio comunale a Perugia per accompagnare il marito presso un altro ospedale fuori regione.

Torna in presenza nell'assise civica anche l'ex sindaco Angelo Sbrocca, che illustra i contenuti della mozione alla base della convocazione odierna.

Sbrocca sottolinea il rischio che il Pos 2019-2021 sia il requiem per il San Timoteo, avviato a una chiusura sostanziale e attacca Toma, che ora è commissario ad acta, per la doppia personalità mostrata da presidente e ora al vertice della sanità molisana.

A seguire l'intervento della vicepresidente del Consiglio comunale, Daniela Decaro, che ribadisce l'opportunità di ricorrere al Tar come Comune di Termoli, guardando alla prospettiva di valorizzare quanto c'è nella sanità pubblica, con concorsi per primari e cita anche la camera Iperbarica di Larino.

La consigliera Marcella Stumpo aggrava la diagnosi sin lì emersa sullo stato comatoso della sanità pubblica molisana, parlando della necessità di muoversi nel segno della ricostruzione, che non può prescindere dall'atto politico di impugnare il Piano sanitario firmato da Toma.

La consigliere Manuela Vigilante ripercorre le ragioni che hanno condotto alla presentazione della mozione odierna, sua la critica sulla deriva verso il privato, anche a carattere farmaceutico e del Cup, così come la riabilitazione.