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giovedì 12 Giugno 2025
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Il ritorno a scuola tra preoccupazioni e voglia di normalità

TERMOLI. Rientro a scuola impegnativo quello avvenuto oggi, non solo dal punto di vista organizzativo ma anche dal punto di vista emotivo e psicologico.

Studenti e docenti da un lato, appaiono felici di tornare in presenza, perché come hanno ripetuto più volte la scuola è importante non solo per la sua funzione didattica ma per la sua funzione sociale che permette ai ragazzi di socializzare, confrontarsi e crescere umanamente e dall’altro titubanti e timorosi considerato l’elevato numero di positivi registrato nelle ultime settimane.

Stamattina abbiamo incontrato davanti i cancelli di alcune scuole studenti e docenti alle prese del rientro tra i banchi di scuola.

Alcuni si sono dichiarati preoccupati per la possibilità di un eventuale contagio. Secondo questi la normativa prevista dal Governo risulta essere poco chiara.

Ad esempio, alcuni hanno sollevato dubbi sul fatto di dover continuare a frequentare in presenza (con ciclo vaccinale completo) nel caso in cui in classe si verifichino un massimo di due positività; altri hanno manifestato dubbi sulle modalità con cui bisogna gestire “la vita di classe” definendosi contrari alla riapertura; altri ancora e in particolare i ragazzi pendolari hanno espresso riserve specialmente in merito alla sicurezza sui mezzi pubblici denunciando pochi controlli.

A questi pareri contrari al rientro tra i banchi di scuola si affiancano anche pareri favorevoli.

Molti gli studenti dichiarati felici di ritornare a scuola considerando i compagni come “una loro seconda famiglia”.

Per la maggior parte degli alunni la scuola in presenza ha un importante valore: permette un apprendimento migliore, dà la possibilità di confrontarsi con docenti e compagni, permette maggiori stimoli e un maggiore coinvolgimento.

Nonostante la gioia della riapertura alcuni hanno espresso anche un po’ di amarezza perché non è più possibile vivere la scuola e i rapporti con compagni e docenti come avveniva prima della pandemia. Ora bisogna mantenere le distanze, indossare le mascherine, disinfettarsi frequentemente le mani e tutto ciò rende la comunicazione e la relazione con l’altro più complessa.

I ragazzi e tutto il personale scolastico però sono fiduciosi e credono che con la collaborazione e l’impegno di tutti la scuola può riprendere a vivere nonostante il Covid-19.