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giovedì 31 Luglio 2025
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«L’ombra del Piemonte si allunga sul Molise», la disputa sulla gigafactory

TERMOLI. Concorrenza piemontese per la gigafactory di Termoli? È quanto si teme dal giugno scorso. Ora viene riproposto il timore dalla segretaria di circolo dem Maricetta Chimisso: «Scarmagno, per chi lo digita su un motore di ricerca, è un nome associato a “batterie, Olivetti, Italvolt e gigafactory”. È un comune di ottocento abitanti il cui territorio un tempo ospitava stabilimenti della Olivetti. Secondo “Quattroruote” proprio a Scarmagno la Italvolt dell’imprenditore svedese Lars Carlstrom ha avviato la costruzione di un impianto di produzione di batterie per auto elettriche che a regime, cioè nel 2024, avrà una produzione di 45 GWh. Gli 800 km che separano Termoli e Scarmagno non devono trarci in inganno. È proprio questo comune piemontese che potrebbe soffiare allo stabilimento Stellantis della nostra città il progetto della Gigafactory a Rivolta del Re. A chi apre tutti i link recenti un’altra cosa balza agli occhi: l’attenzione massima che le istituzioni piemontesi riservano allo stabilimento della Italvolt, che cozza contro il silenzio assordante delle istituzioni locali e regionali, qui, in Molise e a Termoli. 

I consiglieri comunali del Pd hanno già portato all’attenzione de sindaco Roberti le nostre forti perplessità sulla prospettata realizzazione della Gigafactory presentano un ordine del giorno che è stato respinto. L’intero Partito democratico ha sollevato l’attenzione sulla vicenda da diversi mesi: ricorderanno tutti che in occasione della nostra conferenza stampa dinanzi ai cancelli della “Fiat” Roberti ha detto di scambiato una telefonata con i vertici della Stellantis e di aver ricevuto rassicurazioni in proposito. Allora la prima Gigafactory in Italia sorgerà a Termoli? Magari! non bene, ma benissimo!! I sindacati, preoccupati come noi per il futuro dello stabilimento, hanno istituito un tavolo permanente. I governi cittadino e regionale invece tacciono: nella partita tra Tavares e il governo, il ruolo politico delle istituzioni locali sembra essere marginale. Se così fosse, tacerebbero anche le istituzioni piemontesi che di impegni politici invece se ne sono assunti: già a settembre 2021, Andrea Tronzano, assessore al Bilancio della Regione Piemonte, diceva: “questo passo è di una importanza straordinaria per il Canavese e non solo e dimostra la volontà di Italvolt di realizzare la fabbrica di batterie …Il Piemonte vuole una gigafactory e questa notizia non può che farci enorme piacere…” (Fonte “La Repubblica”). Ecco anche noi con i nostri lavoratori e le loro famiglie e tutto l’indotto che poggia sulla Stellantis avremmo enorme piacere nel sentire una parola di conforto o di rassicurazione da chi ci governa. Invece ci tocca subire questo imbarazzante silenzio, carico di tensione».