TERMOLI. Diabete in primo piano a Termoli. Si è svolto venerdì 4 febbraio, presso l’istituto Alberghiero di Termoli, il workshop educazionale sulle nuove tecnologie del diabete di tipo 1, organizzato dall’Associazione Diabetici Basso Molise.
Un incontro volto a conoscere i nuovi dispositivi medici sul mercato per la gestione del diabete. E non solo.
È stata un’occasione, per molti pazienti, per conoscere le nuove diabetologhe, la dottoressa Alessandra Bosco e la dottoressa Carla Scarano. Sono molti, infatti, i pazienti a causa della pandemia e dell’agenda chiusa non hanno avuto modo di recarsi in ospedale.
Presenti all’incontro, oltre al direttivo dell’Adbm, il dottor Alfredo Puntillo, la dietista Marianna Del Pinto e il referente per le nuove tecnologie Martino Testa.
Un convegno che ha raccontato a 360° il mondo del paziente diabetico di tipo 1 con le tecnologie. Tecnologie legate a microinfusori e sensori per la gestione della patologia.
Dispositivi all’avanguardia che, in qualche modo, sostituiscono, passateci il termine, le funzioni del pancreas che nei pazienti affetti da diabete non funziona.
Innovazioni che provano a dare un sospiro di sollievo sia a livello psicologico sia a livello fisico.
Se ad oggi, con gli attuali microinfusori, il paziente deve pungersi ogni 3 giorni, con i nuovissimi dispositivi si pungerà ogni sette giorni.
E questo varrà anche per il sensore che, già oggi dura 7 giorni ma non avrà bisogno di tante calibrazioni (la glicemia da cui il sistema parte).
Tante le novità anche per quanto riguarda le applicazioni sulla conta dei carboidrati (counting cho).
«Adottando il microinfusore il paziente deve avere una conoscenza a tutto tondo della conta dei carboidrati, proprio perché questo è l’elemento fondamentale per la somministrazione dell’insulina», ha spiegato Pino Ferrieri, presidente Adbm.
Applicazioni nuove che sono scaricabili dalle piattaforme Android e Ios che aiutano il paziente nella gestione degli alimenti.
«I vari dispositivi presenti sul mercato vanno scelti secondo le esigenze del paziente- ha affermato la dottoressa Maria Alessandra Bosco- anche le applicazioni sul counting permettono una maggiore interazione con il paziente, e ci permettono di avere una gestione migliore della malattia. Applicazioni che al loro interno hanno circa 500 alimenti suddivisi in 18 categorie.
Ad aiutare in questo ambito le dottoresse, la dietista Marianna Del Pinto che, già in passato ha collaborato con la dottoressa Vitale, proponendo dei corsi sulla Conta dei carboidrati proprio nel reparto di diabetologia. «Ci vuole pazienza e costanza affinché si raggiungano ottimi risultati. Il paziente viene seguito regolarmente dall’equipe sia a livello individuale sia a livello di gruppo. La conta dei carboidrati è fondamentale nella vita di tutti i giorni per qualsiasi tipo di diabete».
Adesso che tutto è alla portata di tutti, le grandi aziende hanno sviluppato software accessibili a tutti che compensano le dispense delle nutrizionista e dietiste.
Un excursus in un mondo che accomuna tante persone, giovani e meno giovani che segna una complicità tra medico e paziente. Una complicità che ha la forza di creare una famiglia dove ci si aiuta e si va incontro alle esigenze di chi ne ha bisogno. Una continuità, una certezza che fa dire che il reparto di diabetologia di Termoli c’è e si fa sentire.
La dottoressa Carla Scarano ha spiegato di come la Simdo sia vicina alle esigenze dei pazienti, «queste tecnologie agevolano tanto la vita del paziente diabetico e, noi come Simdo siamo molto impegnati su questo settore. Cerchiamo con queste nuove tecnologie di rendere un po’ più facile la somministrazione della terapia».
Una bella notizia, dichiarata durante il workshop, è stata quella del dottor Puntillo che ha confermato quanto avevamo già reso noto la scorsa settimana, ossia che «l’agenda interna è stata aperta da venerdì 4 febbraio. A noi si aggiungeranno altri medici nelle prossime settimane».
La notizia che tutti aspettavamo. Ora ci auguriamo solo che arrivino anche altre infermiere per rafforzare al meglio il reparto.
Ci vuole uno sguardo più attento a questa problematica di cui si parla troppo poco. Patologia che, per molti versi, viene ignorata o viene associata al «vecchietto che mangia i dolci». Bisognerebbe sensibilizzare di più come avviene per altre patologie affinché tutti siano consapevoli che il diabete non è una cosa da nulla.
Noi non possiamo far altro che ringraziare tutte le tecnologie che ci permettono di vivere in modo, a volte, anche spensierato.
«Come associazione vogliamo ringraziare la dirigente scolastica dell’istituto Alberghiero, la professoressa Maricetta Chimisso per averci permesso di essere qui, il personale medico e infermieristico del reparto di diabetologia di Termoli, la dottoressa Marianna Del Pinto, Martino Testa e tutti gli amici che oggi hanno partecipato a questo incontro».
Speriamo che queste nuove tecnologie diano e siano una boccata d’aria per chi convive con questa malattia.