TERMOLI. Ha perso il suo compagno lo scorso dicembre, era Aldo Compagnucci, noto ristoratore a Termoli.
A quasi tre mesi da quel dramma personale, ora si trova con la guerra in casa. Sì, perché lei è di nazionalità ucraina, ma vive da oltre 20 anni in Italia.
Parliamo di Eugenia Aberlye. Da cinque anni, dopo 16 di lavoro nei locali assieme ad Aldo, fa la badante.
Ha descritto sui social il suo stato d’animo dopo l’attacco della Russia.
«Sono cittadina ucraina, ma da più di 20 anni vivo in vostro bellissimo paese, che oramai è diventato la mia seconda casa, con la famiglia e figli. Quello che sta succedendo ora nella mia patria, è qualcosa indescrivibile, orrore. Ringrazio tantissimo i tanti pensieri di solidarietà e di comprendere il dolore del popolo ucraino. Unica cosa, che la capitolazione non è vicina e impensabile, non sarà mai. Ucraini tutti, militari, civili, donne, i sindaci delle città, come il sindaco del Kiev, hanno preso gli armi e difendono la loro terra. Un esempio di patriottismo, che la terra oramai da decenni non ha visto. Le forze non sono uguali, ma stanno combattendo come i leoni, per le loro case, famiglie e Patria. Viva l’Ucraina!»
«Anche in questo lavoro umile mi trovo bene, lo faccio con il cuore. In Ucraina ho mia sorella con la famiglia. Negli ultimi giorni comincio e finisco le giornate con le telefonate per loro. Grande è la preoccupazione, stanno bombardando di continuo. Ieri abbiamo caricato la macchina piena con gli aiuti a persone che oramai da due giorni vivono nella metropolitana, cantine di casa. Oggi il carico parte per l’Ucraina».
