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giovedì 31 Luglio 2025
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La battaglia sulla Gigafactory condivisa in basso Molise

GUGLIONESI. Il Consiglio comunale di Guglionesi a pochi giorni dalla data importante del primo marzo, dove sarà svelato il piano industriale, approva la mozione Stellantis.

Importante il contributo di mediazione offerto dal sindaco, Mario Bellotti.

«È assolutamente imprescindibile questo impegno da parte di tutta questa amministrazione e di tutto il Consiglio, ma dico anche dei consiglieri delle altre amministrazioni del Basso Molise. È un interesse veramente strategico per tutta l’area. Non era il caso di schermaglie, di posizioni politiche di destra, di sinistra o di centro. Era una questione di unirsi insieme per una battaglia che riguarda tutti e a favore dell’intero territorio, della comunità intera. Non era una questione di colori politici. E invece c’è stato qualcuno che ha cercato di fare una questione di partiti e di parti, che in questo caso era fuori luogo. Ho citato, nell’ambito del documento dei sindacati, dove non si dava adito alla risposta, che invece aveva dato il presidente Toma e ho detto che nonostante per tanti versi ha avuto la mia contrarietà per tanti aspetti e per tanti temi, in questo caso condividevo l’analisi in cui tutti avevano cercato di accaparrarsi questi grandissimi investimenti per fare la Gigafactory. Quindi era bene avere un atteggiamento che fosse incisivo, ma sui tavoli giusti e senza fare tanto chiasso, perché era il caso di discutere, e mi pare che tutta la situazione vada per questo verso positivo per questo investimento che speriamo a breve, come dice il Mise, si dovrebbe concludere tra qualche settimana con un grosso investimento su Termoli». In sala era presente Vincenzo Sabella, promotore di queste iniziative nel basso Molise.

«Abbiamo raccolto da subito l’appello sia dei colleghi dipendenti di Stellantis sia delle sigle sindacali e abbiamo portato in consiglio comunale a Termoli quell’ordine del giorno importante in un clima diverso da quello di oggi, perché sono passate alcune settimane e l’evoluzione dei fatti ci dice che è andata nel senso sperato. Quindi diciamo che c’è un clima e un’atmosfera diversa. Io ringrazio tutti i comuni, in particolar modo quello di Guglionesi, che hanno raccolto il mio appello di quella sera che feci durante l’intervento a portare in consiglio comunale questa istanza, perché questa è un’istanza, di Termoli sicuramente, ma di tutto il basso Molise e non solo, ma anche di tutto il Molise, perché i colleghi dipendenti arrivano anche da Campobasso e dalla provincia di Isernia. Questo è stato fatto, la strada è giusta e dobbiamo continuare perché adesso che si otterrà la certezza e l’ufficialità dobbiamo garantire i livelli occupazionali e questo sarà un’attenzione che noi continueremo a portare avanti come comune di Termoli in sinergia con le sigle sindacali, con i dipendenti e con chiunque voglia darci una mano».

Per la Rsa della Fim-Cisl, Sebastiano Coco: «Ringraziamo l’amministrazione comunale di Guglionesi, prima quella di Termoli e ora quella di Guglionesi, che portano un’attenzione particolare al nostro stabilimento, allo stabilimento di Termoli. Ecco la sinergia tra sindacato e politica deve confluire insieme per portare poi a un discorso definitivo. Diciamo che ormai è quasi certo che i 370 milioni di euro siano stati stanziati. La Gigafactory si farà a Termoli e proprio per questo noi chiediamo alla politica e alle istituzioni un’attenzione per dopo. Ossia per una ricollocazione di tutti quei lavoratori che magari passano da un know-how che hanno nell’endotermico ecco a una riconversione totale verso le professionalità che verranno richieste per il nuovo tipo di produzione; quindi per esempio istituendo dei corsi di formazione (e altri tipi di iniziative volte a far superare il gap di competenze dei lavoratori), in modo tale che non si perda nessun pezzo e nessun lavoratore per strada». L’ultima chiosa è stata quella del primo firmatario Antonio Tomei: «Abbiamo sinceramente raccolto l’appello di alcune sigle sindacali all’interno della Stellantis e le loro preoccupazioni riguardo alla crisi e riguardo anche al discorso e alle incertezze del nuovo stabilimento Gigafactory. Quindi abbiamo ritenuto opportuno provvedere a presentare questa mozione, in maniera tale da far sentire anche la voce della nostra istituzione». Un segnale di attenzione da parte dell’amministrazione verso un agglomerato industriale che dà lavoro anche a tanti cittadini di Guglionesi. «Siamo stati spinti anche da questo, perché un’eventuale crisi del settore o dell’azienda e delle aziende che comunque ruotano attorno alla Stellantis, provocherebbe anche a livello locale una situazione, che io chiamo ‘bomba sociale’, che diventerebbe ingestibile». 

Seduta, fin troppo animata, quella presieduta dalla presidente del Consiglio comunale Barbara Morena.

La mozione è stata presentata dai consiglieri comunali di opposizione Antonio Tomei, Elisa D’Astolto e Giuseppe D’Urbano. Si tratta dell’impianto già approvato dall’assise termolese e diffusa in vari comuni del basso Molise, su impulso e iniziativa del consigliere comunale termolese e provinciale Vincenzo Sabella (dipendente Stellantis). Presente anche una delegazione della Fim-Cisl. Sia i consiglieri di minoranza Giuliana Senese che Gianfranco Del Peschio, unitamente ai componenti di maggioranza Pino Aristotile, Stefania Addesa e Paolo De Socio (assenti gli altri, chi giustificato, chi no), hanno espresso riserve sul dispositivo dell’atto consiliare. Ne è scaturito in battibecco piuttosto animato, soprattutto tra Aristotile e D’Urbano, evidente l’acredine tra le componenti, mitigato dall’intervento del sindaco Mario Bellotti, che unitamente alla presidente del Consiglio Barbara Morena, ha cercato di reindirizzare il dibattito nei giusti binari, trattandosi di un argomento di interesse generale e totalmente trasversale. Lo stesso Tomei ha cercato di spegnere gli ardori eccessivi, puntando a incamerare il voto di tutti i presenti. Così è avvenuto, con la modifica del secondo dei punti previsti nel dispositivo, che allarga l’impegno alle istituzioni regionale e nazionale a individuare forme di tutela per la comunità, vessata anche dall’alto costo di materie prime e di energia nell’ultimo periodo. A fine seduta, i promotori della mozione hanno incontrato le Rsa Sebastiano Coco, Maurizio Mininno e l’ex segretario Riccardo Mascolo (ancora presente nei quadri direttivi nazionali fino al congresso di Torino, in programma a fine aprile), e il bi-consigliere Vincenzo Sabella, mostrando soddisfazione per il risultato raggiunto.