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sabato 14 Giugno 2025
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Previsioni economiche 2022: la crescita riacquisterà vigore dopo il rallentamento invernale

La Commissione europea pubblica ogni anno due previsioni complessive (primavera e autunno) e due previsioni intermedie (inverno ed estate). Le previsioni intermedie riguardano i livelli annuali e trimestrali del PIL e dell’inflazione per l’anno in corso e l’anno successivo per tutti gli Stati membri, nonché i dati aggregati a livello della zona euro e dell’UE. Le prossime previsioni della Commissione europea saranno quelle economiche di primavera 2022, la cui pubblicazione è prevista nel maggio 2022. Le previsioni si basano su una serie di ipotesi tecniche relative ai tassi di cambio, ai tassi di interesse e ai prezzi delle materie prime, aggiornate al 27 gennaio.

Per tutti gli altri dati, comprese le ipotesi relative alle politiche governative, le previsioni tengono conto delle informazioni disponibili fino al 1° febbraio incluso. Le previsioni economiche d’inverno 2022 della Commissione Europea, contengono un aggiornamento delle previsioni economiche d’autunno 2021 presentate nel novembre 2021, e sono incentrate sull’andamento del PIL e dell’inflazione in tutti gli Stati membri dell’UE. Secondo le previsioni economiche d’inverno 2022, dopo una notevole espansione del 5,3 % nel 2021, l’economia dell’UE crescerà del 4,0 % nel 2022 e del 2,8 % nel 2023. La crescita nella zona euro si attesterà inoltre al 4,0 % nel 2022, per poi scendere al 2,7 % nel 2023. Nel terzo trimestre del 2021 l’UE nel suo insieme è ritornata ai livelli del PIL precedenti la pandemia e si prevede che tutti gli Stati membri raggiungeranno questo traguardo entro la fine del 2022. Una crescita economica che riprende vigore Dopo la marcata ripresa dell’attività economica iniziata nella primavera dello scorso anno e proseguita senza sosta fino all’inizio dell’autunno, si stima che lo slancio della crescita sia sceso allo 0,4 % nell’ultimo trimestre del 2021, rispetto al 2,2 % registrato nel trimestre precedente. Benché il rallentamento fosse già indicato nelle previsioni economiche dell’autunno 2021, dopo che l’UE aveva colmato il divario con i livelli della produzione precedente la pandemia nel terzo trimestre del 2021, esso si è rivelato più marcato del previsto con l’intensificarsi di elementi che frenano la crescita: in particolare, l’aumento dei contagi da COVID-19, i prezzi elevati dell’energia e i continui problemi di approvvigionamento.

Poiché la crescita continua a essere influenzata dalla pandemia, molti paesi dell’UE subiscono l’effetto combinato di una maggiore pressione sui sistemi sanitari e delle carenze di personale dovute a malattie, quarantene precauzionali o obblighi di assistenza. Si prevede, inoltre, che i problemi di tipo logistico e di approvvigionamento, tra cui la carenza di semiconduttori e di alcune materie prime metalliche, continueranno a pesare sulla produzione, almeno per tutta la prima metà dell’anno. Infine si prevede che i prezzi dell’energia rimarranno elevati per un periodo più lungo di quello stimato nelle previsioni di autunno, esercitando un maggiore effetto frenante sull’economia e un aumento delle pressioni inflazionistiche. Tale previsione presuppone che l’effetto frenante sull’economia esercitato dall’attuale ondata di contagi sia di breve durata. L’attività economica è vista in ripresa, grazie anche alla normalizzazione delle condizioni di approvvigionamento e alla riduzione delle pressioni inflazionistiche. Guardando oltre le turbolenze di breve periodo, è evidente che i fondamentali alla base dell’attuale fase espansionistica continuano a essere solidi. grazie a un mercato del lavoro in continuo miglioramento, ai risparmi delle famiglie a livello elevato, a condizioni di finanziamento ancora favorevoli e alla piena attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza si prevede che la fase espansionistica sarà solida e duratura.

Per informazioni contattare Europe Direct Molise scrivendo a: europedirectmolise@provincia.campobasso.it

Redazionale in autogestione a cura di Europe Direct Molise nell’ambito del Piano di azione 2022- Convenzione di partenariato n. 7 2021/2025-Convenzione annuale n. 7/2022. La Commissione europea non è responsabile del contenuto dell’articolo.