Firenze è la città culla del Rinascimento ricchissima di attrazioni da visitare. Le tappe di un tour a Firenze sono davvero tante a iniziare dalla Galleria degli Uffizi, Palazzo Vecchio, Palazzo Strozzi, Palazzo Pitti, il Duomo, la Basilica di Santa Maria Novella, le tombe Medicee in San Lorenzo, la loggia in piazza della Signoria e molto altro ancora. Tra i musei da visitare a Firenze, c’è sicuramente quello del Bargello nell’omonimo palazzo risalente all’anno 1255.
Ecco allora una breve guida alla visita per non perdere le opere più importanti conservate tra cui sicuramente spiccano quelle dei maestri del rinascimento fiorentino, cioè Michelangelo e Donatello, ma anche altri come Ammannati, Giambologna, Verrocchio. Per trovare un B&B a Firenze, vai su https://www.hotel-bb.com/it/citta/hotel-firenze.
Il cortile al piano terra
Il Museo ha sede nel Palazzo del Podestà e le collezioni sono disposte sui tre piani dell’imponente edificio che ha visto diversi ampliamenti e modifiche nel corso dei secoli. Al piano terra si trova il cortile con archi a tutto sesto sui lati che ospitano sculture e affreschi dell’Ottocento. In epoca medievale, nel cortile era posizionato il patibolo di cui oggi non ce n’è più traccia.
La scultura del Cinquecento: le opere di Michelangelo Buonarroti
Sempre al piano terra, si trova una delle sale in cui trascorrere gran parte della visita, cioè la sala di Michelangelo. Questa sala dedicata alle sculture del Cinquecento comprende diverse opere del Buonarroti, in particolare del suo periodo giovanile, uno tra tutti il Bacco. La maggior parte delle opere, per l’appunto, è di soggetto profano, compresi “Leda” di Ammannati, “Narciso” e “Perseo” di Benvenuto Cellini.
La cappella della Maddalena: gli affreschi di Giotto
In questa cappella sostavano i condannati a morte prima di recarsi dal boia sul patibolo. La storia della Cappella spiega i soggetti affrescati sulle pareti, cioè famosi peccatori nella storia come Maria Maddalena, che dà il nome alla cappella, San Giovanni Battista, Dante Alighieri, San Girolamo. Gli affreschi non sono attribuiti direttamente a Giotto in persona ma piuttosto alla sua bottega. In questo spazio è custodito il prezioso crocifisso ligneo di Michelangelo.
La scultura del Quattrocento: le opere di Donatello
Al primo piano, invece, si trova la sala di Donatello. Dedicata alla scultura del Quattrocento, la sala ospitava intorno all’anno 1345 il Consiglio Generale della città di Firenze. La maggior parte dei visitatori resta incantata dal David di Donatello; una piccola statua in bronzo dell’eroe biblico. Da notare anche “Sacrificio di Isacco” di Brunelleschi. Questo grande architetto rinascimentale ha lasciato il segno nello skyline della città dei Medici, vedi soprattutto la cupola del duomo di Firenze: la più grande volta muraria la mondo.
Al secondo piano del museo si trovano altre sale di cui vale la pena citare soprattutto quelle dedicate a Bronzetti e a Verrocchio con opere quali il David e la Dama del Mazzolino. In particolare quest’ultima, nel Cinquecento fungeva da carcere mentre oggi ospita statue risalenti alla seconda metà del Quattrocento che prima erano site agli Uffizi.