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mercoledì 30 Luglio 2025
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Altari di San Giuseppe a Termoli

TERMOLI. Dopo tre anni tornano gli altari di San Giuseppe, una tradizione molto sentita qui in città. Nel nostro sopralluogo agli altari abbiamo avuto modo di ammirare la nostra tradizione riemergere dopo un lungo periodo di assenza, causato dalla pandemia. I fedelissimi hanno allestito gli altari e hanno preparato il San Giuseppe (un piatto tipico composto da legumi e grano) e hanno distribuito il pane per i visitatori dell’altare votivo del padre putativo di Gesù.

In qualche altare è stato allestito anche un tavolo con tre sedie, in ricordo della sacra famiglia. In molti si sono riversati per la visita pomeridiana, per risentire nuovamente dopo tanto tempo, quel calore che solo le antiche tradizioni sanno trasmettere.

Dal centro fino alla periferia, la devozione senza limiti e senza confini -in particolare l’aggiunta, per questo 2022 di alcuni simboli- come tessuti e nastri, che rammentano i colori della bandiera dell’Ucraina, che hanno ornato le scene dell’altare votivo.

Ma anche tante altre ricorrenze: in questo 2022, l’altare votivo di Vincenzo Cicchino compie trent’anni, tanto che per l’occasione ha stampato tra le immagini sacre di San Giuseppe che ha distribuito agli ospiti, anche la fotografia fatta ad immaginetta, dove è stato immortalato il suo primo altare votivo nel lontano 1992.

Ma anche l’altare allestito nei locali della Chiesa di San Pietro e Paolo, allestito dalla Caritas della parrocchia, che per tanti anni ha costruito gli altari votivi in collaborazione con il gruppo della “paranza” e che quest’anno compie trentadue anni.

Ma non solo anniversari: immancabile la pizza con il bicarbonato dell’altare votivo di Vittoria D’Angelo, in vico San Pietro, all’interno del borgo antico; oppure il piccolo altare allestito davanti la finestra di Lucia Marinaro, proprio sotto la sua abitazione, vicino la chiesa di Santa Maria della Purificazione. Ma tanti altri altari in giro per la città.

Un via vai, tra le viuzze del borgo antico, che per la prima volta dal 2019 hanno ricominciato questa tradizione, accogliendo come gli anni passati, i fedeli pronti per rivivere anche solo per un momento, l’antica tradizione da vetäre de San Geseppe.