TERMOLI. Parteciperanno anche le delegazioni molisane. Appuntamento a giovedì 10 marzo in piazza Santi Apostoli, dove a Roma ci saranno delegazioni presenti da tutta Italia per protestare contro le scelte sulle concessioni demaniali balneari.
«Tutti a Roma», il titolo dell’iniziativa, contro la cosiddetta “Legge Vergogna”. Una manifestazione organizzata dai presidenti di Sib-Confcommercio Antonio Capacchione e della Fiba-Confesercenti, Maurizio Rustignoli.«La proposta di legge delega del governo per la riforma delle concessioni demaniali marittime è inaccettabile per la presenza di gravi criticità. In primo luogo non prevede una ricognizione dei beni finalizzata alla verifica della sussistenza della sua eventuale scarsità: presupposto per l’applicazione della direttiva Bolkestein.
Né un’attività di profilazione delle aziende attualmente operanti al fine di determinare se sussiste o meno la rilevanza transfrontaliera presupposto dell’obbligo di pubblica evidenza comunitaria. Tutto ciò in stridente contrasto con la sentenza Promo-impresa della Corte di Giustizia dell’Unione europea. Non vi è, poi, alcuna distinzione fra rilascio di concessione su un’area libera con quella del subingresso in un’area sulla quale insiste un’azienda.
Circostanza che impone una disciplina differenziata pena la violazione dell’elementare principio costituzionale di eguaglianza. Assente, inoltre, la previsione di un indennizzo adeguato alla possibile perdita dell’effettivo valore commerciale delle aziende come prescritto dal diritto e dalla giurisprudenza europea.
Per non parlare del termine arbitrario del 31 dicembre del 2023 certamente insufficiente anche in riferimento della complessa attività amministrativa richiesta per l’avvio della riforma. Infine convalida ingiustificatamente restrittiva degli atti amministrativi già rilasciati in applicazione della legge 145/2018.
In definitiva si tratta di un provvedimento che necessita di una sua profonda riscrittura da parte del Parlamento per un giusto e corretto bilanciamento fra le esigenze di una maggiore concorrenza e la salvaguardia dei diritti dei concessionari attualmente operanti. Lavoreremo per questo. In un vademecum la proposta di legge che di fatto distrugge la balneazione attrezzata italiana elemento di vantaggio competitivo del Paese».