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giovedì 24 Aprile 2025
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Quando si deve lasciar andare l’ex?

Nel provare a ricucire una relazione arriva un momento in cui è meglio dire basta ma quali sono i segnali per i quali è meglio mettere la parola fine e passare oltre? In questo articolo cercherò di spiegare quali sono gli elementi che possono aiutare a comprendere quando è bene porre termine a qualsiasi tentativo di recupero.

Ci sono casi nei quali insistere nel ricucire un rapporto diventa inutile e addirittura dannoso. Una cosa interessante da tenere presente è sapere che il voltare pagina e decidere di abbandonare l’idea di una ricongiunzione è comunque un processo reversibile. Quando decidi di passare oltre non stai chiudendo la porta in faccia alla persona amata, ti stai semplicemente iniziando a dedicare ad altro.

Se, in un successivo momento questa persona che hai dato per persa, dovesse farsi viva di nuovo, tu non avrai fatto niente di male e potrai eventualmente ritornare con l’ex. Per questo, lasciar andare una persona non vuol dire chiudere definitivamente la porta. Se vorrà tornerà e se tornerà vedrai come comportarti. 

Il tempo della crisi e il tempo della relazione

Uno dei primi indicatori da tenere in considerazione è il tempo: sia quello passato dalla crisi sia quello passato nella relazione prima della crisi. Ci sono coppie che si rivolgono al terapeuta di coppia (come ci dice Marco Giacobbi – https://www.marcogiacobbi.it) quando è passato poco dalla crisi e, in questo caso, recuperare la relazione è facile e si può considerare come un nuovo inizio.

Ci sono però anche casi di coppie che arrivano dopo anni di difficoltà o dalla separazione e la loro condizione risulta più difficile da gestire. Questa difficoltà non è dovuta alla mancanza di possibilità. Piuttosto, il maggior impegno richiesto è dovuto a una sorta di cronicizzazione dello stato di sofferenza dei partner che rende più arduo alla coppia accedere a prospettive nuove e benefiche.

Quando si prova a ritornare insieme è bene avere presente che tutto il tempo che passi a cercare di riparare questa relazione richiede di essere investito per la coppia, non usato per fare altre cose magari più piacevoli. Per questo motivo e quindi per non rischiare di perdere troppo tempo penso sia meglio fissare un limite temporale ai tentativi di ristabilire la relazione di coppia.

Anche il tempo della relazione prima della crisi è importante. Dice ancora Giacobbi: “ciò che osservo nella mia professione di psicologo di coppia è che più duratura e profonda è stata la relazione, più tempo è meglio investire per cercare di risanarla. Se, ad esempio, prendiamo un matrimonio in cui hai investito dieci anni e ci sono figli, anche se la crisi non si risolve entro qualche mese, vale la pena provare a ricucire comunque”.

Se, all’opposto, immagini un amore estivo durato un mese provare a ricucire per anni non penso sia saggio. 

Campanelli d’allarme

Oltre al tempo passato dalla crisi ci sono veri e propri campanelli d’allarme che fanno dire che è ora di smetterla. È il caso fermarsi nei seguenti casi: 

  • Quando ricucire il rapporto causa stress e ansia che impediscono il funzionamento normale. E’, per esempio, il caso di considerare di chiudere definitivamente se fatichi ad andare a lavorare, se sei in una condizione di prostrazione, se ti stai esaurendo e non vedi segnali di apertura.  
  • Se scopri che la persona con la quale vuoi recuperare un rapporto ha ora un altro compagno o compagna. Ad onore del vero, non in tutti i casi è meglio smettere di provare a recuperare la relazione. Molto difatti dipende dal coinvolgimento del ex nella nuova relazione. È importante valutare caso per caso, è evidente che se il tuo o la tua ex si volesse sposare con un altro, probabilmente è il caso di lasciar andare.
  • Se sussistono atti di violenza. Se nella coppia hai sperimentato aggressività estrema e violenza è il caso di fermarsi e pensarci bene prima di proseguire.
  • Avere una comunicazione di coppia che da tempo ristagna e non riesce a declinarsi in discorsi aperti e costruttivi è un altro punto degno di nota. Capita che uno dei due partner non sia disponibile ad ascoltare e, se lo fa molto a lungo, diventa impossibile fargli cambiare idea. Una delle condizioni affinché una coppia, o ex coppia, possa ricostruire il rapporto è che ci sia una buona comunicazione, senza la quale non è possibile.
  • Quando ti accorgi che la persona con la quale vorresti stare è manipolatoria e tende ad usarti. Ci sono vere e proprie tipologie di personalità che tendono a fare questo gioco, basta pensare ai tratti narcisistici che spesso ho visto nel mio lavoro con le coppie. Nella mia pratica, quando incontro persone con tratti narcisistici sconsiglio di proseguire fino a che la persona non abbia risolto questo tipo di problemi.

Come abbiamo visto i campanelli di allarme dai quali si può intuire quando è ora di lasciar andare sono diversi e ti permettono di riflettere su quanto possa valere ancora la pena investire in questo rapporto che hai lasciato alle spalle.

Riepilogando:

  • Il tempo passato dalla crisi, che può essere proporzionale al tempo per cui è durata la relazione, ad esempio, qualche mese per relazioni brevi e diversi mesi, direi fino ad un anno se si tratta di relazioni lunghe e magari con figli. 
  • È ora di interrompere se stress e ansia ti impediscono di funzionare per quanto riguarda l’aspetto sociale, professionale, lavorativo
  • È forse meglio interrompere se scopri che l’altra persona ha un nuovo compagno (anche se qui devo fare un distinguo fra una vera e propria relazione oppure un flirt senza progetti,) Ovviamente se la nuova relazione è ufficializzata e ci sono progetti, allora le possibilità di recuperare la storia diventano esigue)
  • Per ultimo, ciò che fortemente segnala la doverosa fine delle danze è quando c’è violenza o manipolazione, così come quando ti rendi conto di avere a che fare con un narcisista manipolatore.