CAMPOBASSO. Presa di posizione immediata dopo l’istanza promossa dalla Coldiretti Molise alla Regione, sul rincaro dei costi per i coltivatori, da parte del consigliere regionale e portavoce del Movimento 5 Stelle Vittorio Nola, che afferma come “L’agricoltura non si può fermare, la guerra sì”.
«Il settore dell’agricoltura deve essere tutelato. I costi di produzione ormai sono insostenibili. E nel momento in cui iniziano le operazioni di concimazione delle sementi di mais, ahimè, gli orizzonti non sono rosei.
Drammatici infatti gli effetti economici scaturiti dalla pandemia prima, e amplificati dalla guerra in Ucraina poi.
Se consideriamo che in Molise tutto ciò è acuito dall’evidente mancanza di visione di un centrodestra incapace finanche di sognare, c’è ben poco da sperare.
Su tutti, però, un dato: alla guerra si potrebbe porre fine anche domani mattina. All’agricoltura, asse portante della nostra economia, no.
Ma i costi stanno salendo ancora e il rischio di un collasso del sistema è serio. Parliamo di un aumento del 170% sui concimi, del 90% sui mangimi e del 129% sul gasolio. Nel frattempo i danni da cinghiale schizzano alle stelle.
È ora che la Regione Molise si impegni concretamente per tutelare il comparto. Servono sostegni reali per imprenditori agricoli e allevatori. Serve intervenire con misure immediate, efficaci e di impatto. Un primo segnale sarebbe anticipare i danni da risarcimento da ungulati, oppure eliminare temporaneamente le accise regionali sulle benzine per agevolare gli agricoltori.
Anche perché l’estate è alle porte, e dalla Giunta ancora non hanno la minima idea di come affrontare il fenomeno delle siccità. Ma se quest’ultimo dovesse verificarsi come l’anno scorso, una cosa è certa: sarebbe la mazzata finale su un comparto che da sempre traina l’intera regione, mentre il centrodestra se ne resta a guardare.
Neanche a dirlo, non si sa più nulla sulla gestione dei Consorzi di Bonifica. Alla crisi strutturale di quelli di Termoli e Larino, ora si aggiungono infatti anche problematiche con i lavoratori stagionali storici del Consorzio di Venafro, al momento non rinnovati per le attività di manutenzione e controllo irrigazione.
Insomma, non c’è un minuto da perdere!
Sperando quindi che anche questo monito non cada nel vuoto, colgo l’occasione per augurare a tutti una buona Pasqua, con l’auspicio che possiate vivere momenti di felicità, pregando per la pace».