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venerdì 11 Luglio 2025
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«Le Fabbriche del malessere, un’analisi sociale ed economica»

TERMOLI. Gli attivisti del Soa, Sindacato operai autorganizzati, che aderiscono alla Flm, rilanciano la questione del lavoro in fabbrica nel gruppo Stellantis. Ieri, per il tramite del coordinatore Andrea Di Paolo, è stato diffuso il documento conclusivo dell’incontro operaio online tenutosi proprio sabato 11 giugno, dal titolo: «Le Fabbriche del malessere, un’analisi sociale ed economica». Incontro che apre la preparazione per un’assemblea pubblica che si terrà in Molise nel prossimo autunno. «La guerra e il sistema economico politico scaricano tutto sui lavoratori, disoccupati e famiglie. Una guerra sociale contro la buona parte della popolazione.

Di solito e per logica chi fallisce e crea danni paga, in questo caso il fallimento del sistema capitalistico mondiale non paga ma punisce. Un sistema che vuole giustifiche e continua a macinare guai globali e profitti per i privati. Non basta più parlarne, la situazione è drammatica, fuori controllo, ma non da parte loro, un piano scientifico che muove come burattini le masse.

Oggi alcuni operai continuano una discussione seria i quali effetti di questo sistema si ripercuotono senza dubbio anche nelle fabbriche e altri luoghi di lavoro. In questi giorni ci sono alcuni segnali di sciopero anche nel gruppo Stellantis (Fiat) in Italia, contro i ritmi di lavoro selvaggi, in alcuni casi si lavora con temperature ambientali altissime, cassa integrazione per una parte di operai e uso dei trasfertisti da uno stabilimento ad un altro, lavoro a chiamata tramite sms. Questo tradotto in malessere è uguale a rischio di malattie e infortuni, disuguaglianza e discriminazione economica- salariale tra gli stessi operai con le bollette domestiche alle stelle, come i beni di prima necessità, più insicurezza e precarietà. Tra i motivi di queste operazioni ci hanno messo, la mancanza materiale, le contrazioni di mercato e la guerra, quindi il risparmio sui costi della produzione.

Però se non paghi il metano, la luce, o le rate non ti giustifica nessuno, staccano le utenze, ti pignorano anche la casa, questo è il “sistema collegato” figlio di un progetto ampio e ben orchestrato. L’assemblea degli autorganizzati Termoli dopo ampia discussione con varie testimonianze operaie, rimanda in autunno ad un’assemblea pubblica in presenza, intanto la consapevolezza da quale parte stare è sempre più forte. L’alternativa a questo sistema discriminatorio c’è, bisogna continuare a resistere e a costruire».