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giovedì 13 Marzo 2025
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Indice di contagio Rt in calo, scendono ancora i casi settimanali di Covid

TERMOLI. Si perfeziona anche questa settimana il ticket del monitoraggio Covid sull’andamento della pandemia, dopo i dati diffusi dalla Fondazione Gimbe, ecco quello emersi dalla cabina di regia dell’Istituto superiore di sanità.

Scende l’incidenza settimanale a livello nazionale: 727 ogni 100.000 abitanti (22/07/2022 -28/07/2022) vs 977 ogni 100.000 abitanti (15/07/2022 -21/07/2022).

Nel periodo 6 – 19 luglio 2022, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,03 (range 1,02-1,04), in diminuzione rispetto alla settimana precedente, ma sopra la soglia epidemica. L’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero è anch’esso in diminuzione e sotto la soglia epidemica: Rt=0,95 (0,94-0,97) al 19/07/2022 vs Rt=1 (0,98-1,02) al 12/07/2022.

Il tasso di occupazione in terapia intensiva è stabile al 4,1% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 28 luglio) vs4,1% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 21 luglio). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende leggermente al 17,0% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 28 luglio) vs 17,1% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 21 luglio).

Due Regioni/PPAA sono classificate a rischio moderato ai sensi del DM del 30 aprile 2020 (di queste una ad alta probabilità di progressione), una Regione è classificata a rischio alto per non aver raggiunto la soglia minima di qualità dei dati trasmessi all’Iss, mentre le restanti Regioni/PPAA sono classificate a rischio basso (di queste una ad alta probabilità di progressione).

Nove Regioni/PPAA riportano almeno una allerta di resilienza. Una Regione/PA riporta molteplici allerte di resilienza

La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in lieve aumento rispetto alla settimana precedente (12% vs 11%). In aumento la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (43% vs 40,5%), e in lieve diminuzione la percentuale dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (46% vs 48%).