TERMOLI. Non poteva passare inosservata la notizia dell’assenza del Molise nel sistema di alleanze europee sulla transizione ecologica nel comparto automotive, pubblicata due giorni fa su queste colonne. Il commento critico viene dal segretario regionale della Fim-Cisl, Marco Laviano.
«Come segretario della Fim-Cisl e soprattutto come dipendente della Stellantis di Termoli ritengo che la mancata adesione della Regione Molise all’alleanza delle regioni europee del settore automotive è una non notizia, da tempo, difatti, continuiamo a sostenere la latitanza della politica regionale sul tema automotive e sul tema della transizione energetica che sta accompagnando la re-industrializzazione del Polo termolese. Inutile accamparsi i meriti di aver conquistato la Gigafactory a Termoli, quando il terzo polo europeo per la produzione di batterie è frutto del duro lavoro quotidiano dei dipendenti del sito termolese e della strategia aziendale di sfruttare il centro sud come punto di sviluppo industriale.
Senza dimenticare il lavoro continuo che come sindacato abbiamo portato avanti con le parti governative nazionali. Oggi c’è bisogno di un vero patto sociale anche a livello regionale per favorire lo sviluppo industriale del futuro del nostro Molise, c’è bisogno di un vero tavolo continuo di confronto tra parti sociali e parti istituzionali».