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sabato 2 Agosto 2025
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Cup, “Serve servizio informatico chiaro ed efficiente”

TERMOLI. I disservizi causati dal Cup sono sempre all’ordine del giorno. Tante sono le segnalazioni che arrivano nella nostra redazione, come ad esempio i tempi di attesa lunghi. Questa volta, però, l’attenzione è posta sul sistema informatico per le richieste diagnostiche da parte dei medici di base. A parlarne è patologo clinico Asrem Giancarlo Totaro.

«Il Cup deve dotarsi di un sistema informatico che sia adeguato alle richieste diagnostiche dei medici e alla organizzazione unica di tutti i laboratori della Regione. Troppo spesso si creano disguidi inaccettabili per i pazienti, anche per i tempi di attesa di quegli esami che vanno a Campobasso» senza mezzi termini le dichiarazioni del dottor Giancarlo Totaro.

«Ogni giorno succede che- continua il dottor Totaro- ci sono pazienti che si recano in laboratorio Analisi dell’ospedale S. Timoteo di Termoli perché nessuno sa come prenotare numerose tipologie di analisi a causa di un sistema di prenotazione che richiede codici che, troppo spesso, sono misconosciuti o equivoci o non sovrapponibile nella stessa ricetta con esami per Campobasso o il centro trasfusionale. Un groviglio pazzesco di esami che si fanno a Termoli, a Campobasso e di prelievi che bisogna necessariamente fare a Campobasso. Inestricabili, pur essendo perfettamente chiaro il quesito diagnostico del medico.

I medici di famiglia prescrivono e mandano i pazienti al CUP, il CUP li manda al laboratorio analisi. Arrivati lì molto spesso devono tornare indietro dal medico di base, senza neanche capire cosa si debba fare. I medici di famiglia e ancor più i pazienti conoscono molto bene questa pesantissima situazione, difficilmente descrivibile a parole, ma che nella realtà è veramente irritante e disfunzionale. I medici di famiglia sono stretti in una morsa di brutale burocrazia quando devono prescrivere gli esami di laboratorio. A causa di codici e procedure di accettazione che, spessissimo e quotidianamente, portano i pazienti a dover fare la sponda numerose volte tra medico di base, Cup, Laboratorio analisi. Palleggiati a causa di una scarsa corrispondenza ed univocità dei codici rispetto al quesito diagnostico.

Il medico spesso pur avendo perfetta conoscenza del quesito diagnostico non riesce a richiederlo correttamente, in quanto c’è una inestricabile pletora di codici di accettazione al CUP e altri ancora diversi in accettazione al laboratorio, che nulla hanno a che fare con la medicina ed il quesito diagnostico. Il medico di famiglia è vittima di un sistema veramente inestricabile in alcuni casi che si riverbera sul paziente che è costretto a recarsi numerose volte dal medico, al CUP e al laboratorio analisi.

Insomma il sistema di prenotazione per codici di accettazione prigioniero della burocrazia che è veramente pernicioso.

Bisogna liberare i medici dalla prigionia di questi codici rivedendo il sistema di prenotazione rendendoli funzionali al quesito diagnostico e le necessità cliniche del paziente e non il contrario rendere la Medicina ed il medico prescrittore schiavo di un meccanismo burocratico inaccettabile e disfunzionale per i pazienti».