TERMOLI. Dopo la pubblicazione del Pos2022-24 da parte del Presidente Toma, gli animi continuano a non placarsi e le domande e i dubbi crescono sempre di più. «Se è vero che il Punto nascita dell’ospedale San Timoteo chiuderà, cosa ne sarà della pediatria?» È questa la domanda che si pone e pone ai lettori il dottor Giancarlo Totaro.
«La bozza preliminare del nuovo Pos non può essere analizzata se non in un contesto di analisi dettagliata dei singoli interventi definiti di riorganizzazione.
Infatti è nei particolari che si annida il diavolo.
Cominciamo con quello che è il più doloroso per l’ospedale di Termoli, cioè il Punto Nascita.
Tutti ormai danno per scontata la chiusura del punto nascita e quindi di conseguenza questo si porterebbe dietro la neonatologia, ovviamente.
Ma che fine farà la Pediatria a Termoli che non è fatta solo di punto nascita e non vive solo di luce riflessa ma assiste tutti i bambini del basso Molise che altrimenti sarebbero costretti ad andare almeno a Vasto, fuori regione?
Il Pos, a tal riguardo, non lascia per nulla tranquilli in quanto esso prevede anche per la Pediatria, ovviamente solo di Termoli, una riorganizzazione e revisione dei già miseri 5 posti letto con conseguente taglio.
Come non si può lanciare un allarme preventivo alla difesa dei posti letto, già troppo pochi, attualmente presenti al San Timoteo?
Termoli come al solito è il bersaglio di un fuoco incrociato che cerca sempre le vie più subdole per “riorganizzare” il servizio Sanitario della regione Molise.
Vittima prescelta di ogni taglio, che è stato definito nel tempo in mille modi, ma che alla fine porta sempre al solito risultato di colpire la popolazione del basso Molise.
Quindi oltre a lottare contro la chiusura del punto nascita, obiettivo palese e conosciuto, bisogna difendere anche la pediatria come reparto che, nelle condizioni non precise del Pos, rischia di diventare nella migliore delle ipotesi un Day Hospital. Un rischio concreto se si pensa alla pesante carenza di medici pediatri.
La Pediatria non deve essere sacrificata insieme al punto nascita e deve invece continuare a curare i nostri bambini e con l’impegno di tutti bisogna vigilare e difendere questo diritto da atti sconsiderati che vedono tagliare i posti letto.
A Termoli la Pediatria, comunque vadano le cose del punto nascita, non si deve toccare ma anzi va potenziata.
Si deve impedire che la Pediatria del San Timoteo diventi un inevitabile danno collaterale .
I bambini Termolesi e basso molisani non si toccano altrimenti ci arrabbiamo, parafrasando Bud Spencer, ed il basso Molise farà sentire la sua forza elettorale con compattezza a difesa dell’integrità dell’ospedale San Timoteo».