mercoledì 5 Febbraio 2025
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In crisi anche i “vongolari”, solo due uscite a settimana e meno prodotto

TERMOLI. Appelli e lettere non sono servite al momento a placare la delusione dei cosiddetti vongolari, gli armatori che salpano per pescare i molluschi bivalvi.

Già alle prese anche loro con una moria dovuta al caldo eccessivo delle acque marine e bersagliati dal caro gasolio, proclamano lo stato di agitazione per il pericolo che l’Unione europea non proroghi la deroga sulle misure minime, che ora permette di portare a riva vongole di 22 millimetri, a fronte dei 25 previsti.

I consorzi di tutto l’Adriatico, di concerto con il Mipaaf, con risultati scientifici hanno dimostrato che la “Venus gallinae” non supera questa misura; infatti quando raggiungono i 22 millimetri non crescono e muoiono.

Questa mattina si sono riuniti nell’atrio del mercato ittico per discutere delle tante problematiche che stanno affliggendo il comparto.

A causare ulteriori disagi e la scarsa pescosità della costa molisana. Una condizione a cui si starebbe sta cercando di dare una risposta scientifica attraverso studi portati avanti dalla biologia marina.

Intanto, ora hanno deciso di fermarsi, per fronteggiare la grave crisi occorre essere compatti, fare fronte comune.

Il loro portavoce, Matteo Di Candia, ha riferito che i vongolari usciranno due giorni a settimana e con 25 sacchetti di prodotto in luogo dei 40 che si portavano prima.