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giovedì 5 Giugno 2025
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Concessioni balneari, Meloni scrive al Sib: difenderemo le imprese italiane

TERMOLI. Il mondo dei balneari riceve dal premier Giorgia Meloni la conferma che auspicava, sin dal sostegno offerto nella recente campagna elettorale.

«Gentile presidente Capacchione, la ringrazio per gli auguri e per il sostegno. Il nostro governo difenderà le imprese balneari italiane e le famiglie che lavorano nel settore. L’Italia non può permettere che le proprie coste e spiagge finiscano in mano a chissà chi, con il rischio di distruggere un tessuto economico sano e di mettere in pericolo anche l’integrità dell’ambiente. Un cordiale saluto». «Queste le parole del neo presidente del Consiglio, in cui si ribadiscono la vicinanza e il supporto del governo alla categoria», gongolano dal Sib. «Nella risposta del presidente Giorgia Meloni alla nostra lettera si ribadisce la volontà del governo di assicurare la massima tutela della categoria che rappresentiamo». Alla vigilia del vertice europeo Capacchione aveva scritto alla Meloni: «Sarà a Bruxelles per incontrare la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.

Fra le questioni pendenti con l’Unione europea vi è la ferita aperta nell’economia turistica italiana dalla cosiddetta direttiva Bolkestein che rischia di distruggere un importante settore economico perfettamente efficiente e di successo. Urge che la Commissione europea archivi la PI 2020/4118 avviata nei confronti del nostro Paese e adotti ogni altro atto che chiarisca la non applicazione alle concessioni demaniale della cosiddetta Direttiva Bolkestein. Lei conosce perfettamente la questione ed è stata in questi anni in prima linea a sostegno delle ragioni delle 30.000 imprese balneari italiane che costituiscono un pezzo importante non solo dell’economia, così come da ultimo confermato dai recenti dati dell’Istat sull’andamento del Pil, ma financo dell’identità del nostro Paese. Grande è la fiducia che i balneari italiani tutti ripongono in Lei e nel Suo Governo per la soluzione di questo annoso e grave problema. Certo del Suo impegno, l’occasione è gradita per porgerLe i miei più calorosi saluti».