TERMOLI. Dopo il passaggio formale in Consiglio comunale, è stato concesso il permesso di costruire dal dirigente all’Urbanistica, l’architetto Silvestro Belpulsi, alla Provincia di Campobasso, finalizzato alla costruzione di un nuovo polo scolastico denominato “E. Majorana”, Itis–Liceo Artistico, in via Palermo n. 3.
I lavori dovranno iniziare entro un anno dalla data di notifica del permesso di costruire ed ultimati entro 3 anni dalla data di inizio, pena la decadenza del permesso. Non potranno, all’atto esecutivo, apportarsi modificazioni senza la preventiva autorizzazione del Comune.
Avviato concretamente, dunque, l’iter per la realizzazione di questo nuovo polo scolastico, che nei fatti esiste già a livello amministrativo, vista l’associazione didattica tra Majorana e liceo Jacovitti, quest’ultimo ancora ubicato nei locali presi in fitto in via Corsica. Prim’ancora l’Artistico era stato ospitato nell’istituto di Difesa Grande e agli albori in centro, nel palazzo della Curia.
Come specifica la relazione generale, «Con la realizzazione di un auditorium, delle aule didattiche e di alcuni laboratori specifici per il Liceo Artistico si andrà a realizzare un campus didattico completo. Il corpo polivalente del nuovo edificio, e la struttura esistente rappresenta nell’idea di intervento il “luogo” di incontro e condivisione in cui gli studenti possano acquisire delle competenze culturali, di cittadinanza e laboratoriali in stretta correlazione e sinergia con il territorio ed il mondo del lavoro in ambito artistico-culturale.
L’area di intervento, in località Porticone, è parte dell’intero lotto di proprietà della Provincia, già sede dell’Istituto Industriale, organizzato in sezioni parallele, che ospita già circa 800 studenti. Il progetto dell’Istituto Industriale fu autorizzato dal Comune di Termoli con C.E. n°133 del 18/01/1986, successivamente rinnovata il 05/11/1991. A seguito di nuova richiesta l’Amministrazione Comunale di Termoli ha rinnovato la precedente C.E. n°133/86, progetto che prevedeva la costruzione di un auditorium a doppia altezza, in corrispondenza dell’ingresso. L’edificio esistente, ospita anche la direzione didattica dell’istituto comprensivo; nella parte terminale sorge una palestra con uso prevalentemente legato alla didattica e che nelle intenzioni, con una serie di interventi di completamento, quali ad esempio parcheggi, potrebbe essere aperta alle associazioni sportive della città.
La morfologia del lotto presenta una lieve pendenza verso nord-est e la sua posizione risulta in ottima esposizione solare. L’intervento andrà a localizzarsi nella parte a monte del lotto, lungo via Firenze; le ulteriori aree scoperte risultano accorpate e attrezzate in parte a parcheggio e in parte pavimentate. Non sono previste occupazioni temporanee di aree private, nemmeno in fase di cantiere, né si rendono necessari espropri, in quanto l’intervento ricade esclusivamente su aree di proprietà dell’Ente committente. Non è stato quindi necessario redigere alcun piano particellare di esproprio.
L’area è dotata di tutti i servizi e opere di urbanizzazione tipiche di un quartiere fortemente urbanizzato. In base alle norme urbanistiche vigenti nel Comune di Termoli, l’area è classificata come F1-F3 (aree per l’istruzione e per attrezzature di interesse comune). Dalla destinazione urbanistica si evince la suscettibilità edificatoria per uso scolastico. Il Comune di Termoli è assoggettato al vincolo di cui all’art. 146 del D.Lgs. 42/04 (Beni paesaggistici) e alle norme sismiche di cui al DM 2018. L’area di che trattasi ricade nel PPAV.
L’area di progetto è facilmente raggiungibile sia con i mezzi motorizzati che con la cosiddetta mobilità lenta (pedi bus o bicicletta).
La scuola come spazio aperto e integrato al sociale Il nuovo Liceo Artistico “Benito Jacovitti” come spazio fisico, sarà un luogo di formazione il più articolato possibile, un “unico centro scolastico e culturale” in grado di ospitare oltre alle normali attività didattiche, anche attività extra-scolastiche utilizzando l’auditorium. Sarà dunque uno spazio aperto alla società, integrata con essa, luogo di incontro e di relazione. La scuola come spazio flessibile La flessibilità consiste nel progettare l’edificio scolastico alle esigenze di cambiamento continuo propri della scuola attuale. Il progetto così consente le successive modifiche modulari per corrispondere alle esigenze più diverse, permettendo possibili futuri adeguamenti, modificazioni per utilizzi nuovi e imprevisti. I cambiamenti possono riguardare quelli di natura numerica, come l’aumento del numero di utenti, sia di contenuto, come i nuovi indirizzi scolastici, le nuove materie di insegnamento e le nuove metodologie didattiche. Le aule destinate alle attività didattiche (nel numero di 10) sono state dimensionate per poter ospitare 25 ragazzi.
La scuola come spazio pedagogico Progettare una scuola è un atto originale, primario, nel quale la cifra pedagogica-didattica non può mancare per portare a pieno compimento un’architettura scolastica. Per il nuovo Liceo Artistico l’idea di crescita educativa degli alunni e lo sviluppo dell’identità personale e collettiva è ispirata all’esperienza e agli indirizzi pedagogici di Gianfranco Zavalloni. L’edificio è funzionale e coerente a tali indirizzi, ed è in grado di favorire le migliori condizioni per un corretto apprendimento e per un insegnamento adeguato».