TERMOLI. Parlare di cimitero nei primi giorni di novembre è normale, ma l’eccezionalità sta nella polemica politica montata sulla sorte del project financing, procedura avviata dalla Giunta Sbrocca, che ha affidato l’appalto al Rti Cosvim soc. coop-Emel Italia s.r.l, poi revocata mesi fa dall’attuale esecutivo.
Ora, con l’annullamento degli atti deciso dal Tar Molise, a cui proprio i privati affidatari si erano rivolti volano gli stracci.
Nuovo affondo di Mario Orlando, vicesegretario del circolo dem, che accusa il primo cittadino di non ammettere gli errori, sottolineando come questa condotta sia addirittura più grave che farli: «mentre i Termolesi non sanno dove tumulare i propri cari defunti, il sindaco di Termoli cincischia invano.
Siamo abituati alle repliche scomposte ed offensive del primo cittadino che più che il sindaco di tutti e della città di Termoli sembra sempre di più il sindaco di sé stesso e sempre più isolato anche dalla sua parte politica.
Roberti, dall’alto della sua sapienza giuridica, rileva che io non sappia leggere le sentenze. E certo, visto che non sono un giurista ma solo (!) un dipendente statale che per anni nella sua quotidiana attività lavorativa si è occupato di appalti e di opere pubbliche… Perciò collego al mio intervento la sentenza del Tar Molise, in maniera che tutti i cittadini possano valutare se sono io a non saper leggere la sentenza o se è il sindaco della nostra città a non saperlo fare. Se è così, è preoccupante per i destini della nostra amata Termoli! Oppure, il che è peggio, le legga in maniera strumentale per giustificare una cocente sconfitta giudiziale che ha cercato di nascondere ai suoi concittadini! Purtroppo con Roberti bisogna fare come si fa con i bambini e francamente mi spiace farlo con un rappresentante della prima istituzione cittadina, ma questo è! Ed allora riporto semplici punti della sentenza che ha decretato come “Sul punto è appena il caso di richiamare l’orientamento giurisprudenziale per cui “l’aggiudicazione della gara conseguente al project financing trasforma, di suo, l’aspettativa di mero fatto, fino a quel punto vantata dal promotore, in aspettativa giuridicamente tutelata alla consequenziale stipula del contratto aggiudicato” (cfr. da ultimo Cons. St., V, n. 368/2021). Nel caso concreto non risulta quindi utilmente invocabile l’indirizzo giurisprudenziale, citato nella D.G.C. impugnata e ripreso nella memoria del Comune, che riconosce ampia libertà all’Amministrazione di rivalutare in autotutela la dichiarazione di interesse pubblico resa nell’ambito della cosiddetta prima fase del project financing”.
In altri termini i Giudici dicono che una volta aggiudicata la gara, il vincitore ha diritto alla sottoscrizione del contratto e la mancata sottoscrizione, da lei perpetrata con la revoca, comporta l’illegittimità dei suoi atti amministrativi o comunque il risarcimento del danno per la ditta aggiudicataria. E Pantalone paga! Vede Roberti, le sottolineo per l’ennesima volta come sono un semplice cittadino appassionato della cosa pubblica, mentre lei è un rappresentante delle istituzioni che dovrebbe avere ben altro atteggiamento anche nei confronti delle critiche che le vengono poste ed almeno rispetto delle sentenze senza travisarle strumentalmente in alcun modo!
Ma niente, purtroppo sono consapevole che con lei quello che dico è aria al vento! In realtà lei sindaco, come al solito travisando le cose, brandisce come arma letale l’aumento dei costi ed i quattrodici milioni del progetto, ma fa ciò unicamente per confondere i Termolesi e nascondere questa sua ennesima sconfitta decretata da un Tribunale che ha enunciato la “superficialità” dell’attività amministrativa comunale a lei riferita. Ancora una volta debbo ripetere che i costi del progetto di finanza sono dovuti in piccola parte alla ristrutturazione ed alla riqualificazione del cimitero (che purtroppo come evidenziato anche dai suoi tecnici è in una situazione pessima dovuta da assenza di manutenzione straordinaria, non per ultimo la cattiva regimentazione delle acque pluviali che purtroppo è inesistente ed ha provocato anche allagamenti di tombe) in altra parte a tutti i servizi che un cimitero dovrebbe avere e che quello di Termoli non ha ed in altra parte ancora all’ampliamento (lo sa che non vi sono più loculi?). Il loculo inoltre verrà offerto “finito” cioè anche con l’apposizione della lapide (quindi sommi ai costi attuali, da lei erroneamente indicati, quelli necessari per tumulare una salma). Il tutto è scritto in atti che ormai sono pubblici quali la relazione del progetto di finanza ed il capitolato. Lo legga se non ha ancora fatto.
Se il progetto della precedente amministrazione fosse stato attuato nei tempi corretti oggi Termoli avrebbe un cimitero ristrutturato, riqualificato ed ampliato ed invece grazie alla sua dabbenaggine politica ci troviamo nelle pessime condizioni che sono all’occhio di tutti. Lei dopo tre anni della sua amministrazione in cui è rimasto in silenzio ma senza sottoscrivere la convenzione ha deciso di revocare illegittimamente detto progetto ed è stato giustamente fermato dal Giudice! Ed ora? Ed ora che intende fare sindaco? Perseverare nell’errore mettendo la testa in un sacco scuro così non vede nulla e non sente nulla? Lo sa che i cittadini termolesi non sanno più dove tumulare i propri cari defunti che vengono parcheggiati in attesa di loculi e ciò grazie alla sua sapienza amministrativa unita alla sapienza giuridica che tutto il mondo le riconosce! Lo dica subito ai termolesi cosa vuole fare e non cincischi con le parole».