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lunedì 19 Maggio 2025
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Guardia medica, l’odissea di una giovane mamma

TERMOLI. Le problematiche che ha creato il Covid sono chiare nella mente di tutti. Sono ben visualizzabili nei gesti quotidiani che ognuno di noi compie. Ma cosa succede quando i problemi, in primis, vengono da chi dovrebbe curarci?

È lo sfogo-denuncia di una lettrice di Termolionline, le 23enne T. G, giovane madre termolese, che ci ha voluto segnalare quello che accade nella gran parte di guardie mediche presenti sul nostro territorio.

«Buttata sul ciglio della strada davanti la guardia medica di Termoli. Un cittadino che ha bisogno di essere visitato, e se non fosse urgente aspetterebbe senza esitare il giorno dopo per andare dal proprio medico curante. Ma se giunge qui, alla guardia medica alle nove di sera evidentemente ha bisogno dei servizi che la nostra città offre. 

Davanti alla porta è scritto chiaramente che per entrare bisogna telefonare al seguente numero, (se hai a disposizione un telefonino e se ha batteria a sufficienza). Attendi che un operatore ti risponde e cominci a fare le solite domande: che hai, che non hai. Infine risponde anche in maniera gentile “chi sta male noi non lo visitiamo, si prenda questa medicina e se ha bisogno domani quando aprono le farmacie si faccia un tampone e poi torna domani sera”

Di conseguenza viene detto al medico che di tamponi ne sono stati fatti diversi tutti con esiti negativi e che la situazione va avanti già da un po’, ma non migliora ugualmente, anzi arriva anche a stati di mancamento.

Il medico insinua che può solo prescrivermi un antibiotico, senza sapere cos’ho visto che al semplice “ho tosse” oppure “ho il naso chiuso”, premettendo che non sono un medico, non mi viene nemmeno chiesto che tipo di tosse o qualsiasi altra domanda per cercare di capire di cosa ha bisogno il paziente.

Arrivati qui la mia domanda è una, “se un genitore porta il proprio figlio, che ha febbre in piena notte, cosa fanno? Non lo visitano perché cito testuali parole “noi mica sappiamo che ha se non fa il tampone”.

Un cittadino con forti forme asmatiche non può accedere per essere visitato, un uomo con la tosse, che sia per bronchite o qualsiasi altra cosa, non ha diritto di essere visitato? Quindi qui si visita solo chi sta bene? Ottimo. Questa è la nostra sanità.

“Torna domani”, e chi lo sa se a domani ci arrivi».

Perché se un cittadino si sente male di notte non è detto che sia Covid, non è detto che abbia i tamponi fai da te a casa.